Mauro Serio ritorna in tv con Alessio Boni
L’attore triestino nel cast della fiction “La strada di casa” in onda domani su RaiUno, che ha registrato ottimi ascolti

Lasorte Trieste 24/11/17 - Piazza Unità, Mauro Serio, Attore, Conduttore Televisivo
TRIESTE. È tornato alle origini, ha ritrovato l’energia di un tempo e riconquistato nel contempo una prima serata televisiva. Sono i segni della nuova vita, umana e artistica, di Mauro Serio, l'attore triestino che figura tra i protagonisti de “La strada di casa”, la fiction di RaiUno per la regia di Riccardo Donna, interpretata da Alessio Boni, Lucrezia Lante della Rovere, Sergio Rubini e Thomas Trabacchi, di cui domani andrà in onda la terza puntata.
Sigaro sempre acceso, barba incolta e ghigno da malavitoso. Sono inevitabilmente lontani i tempi di “Solletico”, dello “Zecchino d'Oro” e delle gag di “Giochi senza Frontiere”. Sì, perchè Mauro Serio veste qui i panni del cattivo di turno, del corrotto e corruttore, uno che non si fa troppi scrupoli a tramare nei confronti di Fausto (Alessio Boni) l'allevatore che si sveglia dopo cinque anni di coma e attorno a cui gravita l'intera vicenda, incentrata sul riscatto e la riscoperta della sua figura genitoriale. Una storia che ha già conquistato il pubblico, registrando ottimi ascolti.
Anche Mauro Serio vive a modo suo una sorta di risveglio e di rilancio. Intanto, il ritorno a Trieste dopo oltre trent'anni vissuti a Roma e la voglia di ridisegnare vita e carriera con nuovi stimoli e antiche passioni: «Roma era diventata oramai invivibile per me – sottolinea l'artista triestino – troppo caotica e senza fonti di stimolo, fosse anche per un provino, visto che oramai si fanno anche questi in rete. Ho fatto una vera scelta di vita. I due figli, Rocco e Nina, sono oramai grandicelli e con mia moglie sono tornato a casa anch’io, per ritrovare luoghi e amici di un tempo e in qualche modo – aggiunge – potermi rimettere in gioco».
Anche Mauro Serio ha ripreso quindi “La strada di casa”. Un approdo alle origini da cui riprendere, possibilmente, i contatti con l'ambiente teatrale, il suo ambito preferito, dopo i fasti televisivi degli anni '90 in veste di conduttore: «Curioso che ora in televisione faccia il criminale, dopo anni al servizio della tivù dei ragazzi – afferma divertito Mauro Serio – ma sono contento che il pubblico conosca anche queste mie potenzialità. Credo che questa fiction di Rai Uno sia realmente intrigante e valida, con un grande cast e un regista di valore come Donna, con cui avevo già lavorato nella serie “Un passo dal cielo” e che mi ha voluto a “scatola chiusa”. Tuttavia, è vero: ora vorrei ritornare al teatro - confessa – gli spunti tra l'altro non mancano».
Il lavoro a cui allude Mauro Serio è “La valigia”, monologo per la regia di Bruno Di Marcello, opera anch’essa a tinte quasi autobiografiche: «Mi riconosco molto in questo monologo che abbiamo già portato in scena», ribadisce l'ex conduttore di “Solletico”. «Parla di un attore sempre in attesa di scritture e proposte, che dialoga ed espone le sue voglie e paure tra citazioni e testi cantati. Ci credo molto, aspiro a poterlo interpretare anche a Trieste».
Già, Trieste. Ora Mauro Serio è forse atteso alla parte più delicata, quella del “profeta in patria”: «Mi attendo tutto e niente e non nutro particolari aspettative, ora voglio ritrovare la serenità che a Roma stava svanendo. Una cosa è certa – conclude l’attore – sono molto motivato e ho progetti». Da cui ripartire.
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