Monfalcone riparte dalla “Febbre del sabato sera”
Il musical aprirà la nuova stagione il 24 e 25 ottobre nella versione del Teatro Nuovo di Milano

MONFALCONE. Sessanta eventi, tanto per cominciare. E poi, per convincere il pubblico dell’appeal di una stagione monfalconese che vuole girare pagina, dopo la svolta elettorale nelle stanze dei bottoni, un programma - musicale e di prosa - in cui confluiscono anime diverse, legate le une alle altre dal filo rosso della contaminazione. Nel mondo delle note fanno così capolino quadri mimici e videoproiezioni, mentre tra drammi e commedie, trovano spazio musical e danza.
Aleggia uno spirito d’avventura, di ricerca di nuove modalità espressive, nel nuovo cartellone del Teatro Comunale, presentato ieri. Lasciate alle spalle le polemiche sul naufragio del progetto Contrazioni, arriva la new-entry AltroTeatro: un cambio di pelle che sul libretto indica meno teatro di narrazione e un occhio non più sbarrato sull’attualità, con l’eccezione della “Paranza dei bambini” di Roberto Saviano e “Mio eroe” dell’autrice Giuliana Musso, uno spaccato sull’orrore della guerra in Afghanistan. Trionfa, anche qui, la poliedricità di generi. Per strizzare l’occhio a una platea più vasta. E, si auspica, giovane.
Ecco un excursus fra i principali appuntamenti. Tiene battesimo della prosa, il 24 e 25 ottobre, Tony Manero, protagonista de “La febbre del sabato sera”, il musical del Teatro nuovo di Milano. Poi ampia parentesi sulla commedia con “L’anatra all’arancia” di Luca Barbareschi; “Le prénom (Cena tra amici)”, un testo francese sullo sbando di una generazione in bilico, a firma di Fausto Paravidino e regia di Antonio Zavatteri; e infine la commedia defilippiana “Questi fantasmi!”, nella versione di Marco Tullio Giordana.
Tre pure i testi di drammaturgia classica, a partire da “Le relazioni pericolose” con la coppia Bucci-Sgrosso a interpretare l’antieroina più diabolica di tutte, cioè la marchesa di Merteuil, e il visconte di Valmont del romanzo epistolare di de Laclos. I novecenteschi “Sei personaggi in cerca d’autore” si stemperano invece in una visione cinematografica portata avanti da un cast d’eccezione: Eros Pagni, Angela Pagano e Gaia Aprea. Quindi “Copenaghen” diretto da Mauro Avogadro e ancora il classico “Dieci piccoli indiani... E non rimase nessuno!”, in una riproposizione che, fedele a Christie, sigilla il finale drammatico.
Già anticipati i titoli più accattivanti, l’AltroTeatro apre con un gradito ritorno, quello di Mario Perrotta e il suo “Un bès”, dedicato al pittore Ligabue. Focus sulla danza, poi, con “Odyssey Ballet” che nel movimento apre la riflessione sul Mediterraneo. Mentre le non convenzionali maschere in cartapesta de “Sulla morte senza esagerare”, in scena col Teatro dei Gordi, offrono un ritratto della poetessa Wislawa Szymborsk. Infine a calare il sipario su rassegna e stagione di prosa un comico: Giuseppe Giacobazzi, con Io ci sarò.
Cambia il volto pure della direzione musicale: a Juvarra succede Federico Pupo e la colonna sonora ci consegna Bach, nelle note inaugurali di Angela Hewitt, ormai qui di casa, e di chiusura con un’audace contaminazione fra jazz e musica classica di Ramin Bahrami e Danilo Rea. Incursione del maestro di Eisenach anche a metà calendario, con le Variazioni di Goldberg eseguite da Roberto Loreggian. Il pianista Gabriele Carcano, fra i migliori giovani talenti, propone poi spartiti tra Brahms, Beethoven e Schumann. Mentre fra i protagonisti di ’900&oltre figurano il violoncellista Giovanni Sollima e i due quartetti Guadagnini e quello capitanato da Max De Aloe. Il tenore Fabio Armiliato con Fabrizio Mocata al piano, porta Recital Cantango: omaggio a Schipa e Gardel. I veterani del Comunale apprezzeranno le voci bianche del Tölzer Knabenchor, che nell’83 inaugurarono il teatro. Tra le chicche, un omaggio ai 450 anni dalla nascita di Monteverdi, sotto Carnevale il concerto-spettacolo di musica antica “Commedia, Commedia!”, il duo Bortolotto-Andri, lo spettacolo “Aida in 55’” di Gomalan Brass Quintet. Amarcord, infine, con “The Beatles forever and ever!” della Magical Mystery Orchestra.
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