Muore a vent'anni contro il guard-rail
Cristina Angeli rientrava a casa dopo mezzanotte alla guida di una Y10. Sono stati vani i soccorsi chiamati da un automobilista

TREBICIANO. Aveva appena vent'anni: si è schiantata l'altra notte proprio all'imbocco della rampa d'accesso della Grande viabilità. Cristina Angeli è morta così. È successo poco dopo mezzanotte. La Y10 condotta dalla ragazza, nell'imboccare una leggera curva verso destra, ha sbandato. Cristina non è riuscita a correggere la traiettoria. E l'auto ha puntato dritta verso la lama d'acciaio. È stato un urto devastante. Come fosse una spada, il guard rail si è infilato nel cofano e poi ha trapassato da parte a parte la vetturetta arrivando fino al bagagiaio.
Cristina stava tornando a casa, in via D'Alviano 80. Aveva detto ai genitori che avrebbe fatto tardi. Tre ore prima aveva finito il suo turno di lavoro al bar Vatta di Opicina. Poi, alle 21, era uscita con alcuni amici. E a mezzanotte, il viaggio della morte. «Una ragazza tranquilla, senza grilli per la testa»: con queste parole l'ha descritta ieri mattina una vicina di casa sconvolta. L'allarme è scattato attorno alla mezzanotte e 40. Un automobilista di passaggio ha illuminato con i fasci di luce dei fari della propria vettura la Y10 infilata nel guard rail. Ha chiamato il 118 e dopo pochi minuti su quella rampa maledetta sono arrivate a sirene spiegate l'ambulanza e la pattuglia dei carabinieri. La scena che si è presentata agli occhi dei primi soccorritori è stata agghiacciante.
La ragazza era già morta, inutili i soccorsi. Ma per estrarre il corpo di Cristina da quello che rimaneva dell'abitacolo dell'utilitaria è stato necessario l'intervento di una squadra dei vigili del fuoco, giunti dalla vicina caserma di Opicina. I pompieri hanno tagliato con le pinze le lamiere contorte e poi hanno aperto l'auto estraendo il corpo. Il medico legale Fulvio Costantinides ha attribuito la morte a un devastante trauma causato dall'impatto. I carabinieri hanno illuminato con le fotoelettriche l'asfalto della strada cercando, senza trovarlo, qualche segno di frenata. Certo è che il manto stradale era scivoloso a causa della pioggia caduta nelle ore precedenti allo schianto. Altrettanto certo è che la vetturetta condotta dalla giovane procedeva a velocità moderata.
È un mistero che le indagini coordinate dal pm Massimo De Bortoli e affidate ai carabinieri di Aurisina dovranno necessariamente chiarire. Intanto, i rottami della vettura sequestrati sono a disposizione della Procura. Il pezzo di guard rail tagliato dai pompieri è stato appoggiato nel campo vicino: al suo posto una fila di "New Jersey" bianchi e rossi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo