Muriel Barbery ritorna con “Uno strano paese” dove vivono gli elfi

epa08024476 French writer Muriel Barbery poses during an interview with Spanish international news agency EFE on the occasion of the presentation of her new novel 'A Strange Country', in Barcelona, Spain, 25 November 2019. EPA/Andreu Dalmau
epa08024476 French writer Muriel Barbery poses during an interview with Spanish international news agency EFE on the occasion of the presentation of her new novel 'A Strange Country', in Barcelona, Spain, 25 November 2019. EPA/Andreu Dalmau

ROMA

Uscirà tra una settimana «Uno strano paese» (pp. 256, euro 18), il nuovo romanzo dell'autrice de «L'eleganza del riccio», Muriel Barbery, edito da E/O, come i precedenti della scrittrice francese.

Ispirato ampiamente all'estetica asiatica e giapponese di cui la Barbery è cultrice, è un libro in cui si mischiano umorismo e considerazioni metafisiche, elementi che suscitano meraviglia e temi contemporanei. Benché vi si ritrovino i personaggi di «Vita degli elfi», uscito nel 2016, della cui trama è continuazione e completamento, è un romanzo autonomo.

Inizia in un una sera di neve, quando un affabile tipo dai capelli rossi di nome Petrus sembra spuntare dal nulla nella cantina del castello dell'Estremadura in cui Alejandro de Yepes e Jesús Rocamora, giovani ufficiali dell'esercito regolare spagnolo, hanno fatto accampare le loro truppe. È il sesto anno della più grande guerra mai combattuta dagli uomini, e l'inizio di un'avventura straordinaria. Petrus è un elfo e Alejandro e Jesús, lasciando il loro posto, scopriranno la terra del loro nuovo amico, terra d'armonia naturale, di bellezza e poesia, anch’essa costretta a confrontarsi con i flagelli del conflitto e del declino. —

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