Orsini preso nel “Giuoco delle parti”

Oggi al Teatro Verdi di Gorizia la rivisitazione di un classico di Pirandello per la regia di Roberto Valerio
Di Gabriele Sala

GORIZIA. Il cartellone di prosa del Teatro Verdi di Gorizia prosegue con un classico di Pirandello: oggi alle 20.45 la Compagnia Umberto Orsini, con la regia di Roberto Valerio, metterà in scena "Il Giuoco delle parti". Uno spettacolo più volte rivisitato dallo stesso Orsini negli ultimi vent'anni, nella convinzione che uno dei modi per preservare un classico sia quello di ripensarlo apportando continue modifiche e approfondimenti.

Una commedia nera in cui matrimonio, tradimento, onore e omicidio si inseguono in una logica successione. Allo spettacolo è stato dedicato uno degli Incontri al ridotto con la relazione tenuta da Anna Maria Brondani Menghini del comitato di Gorizia della Società Dante Alighieri. Per avere informazioni, o acquistare biglietti e abbonamenti, il Botteghino del Verdi in Corso Italia (tel. 0481/383602) è aperto da lunedì a sabato dalle 17 alle 19.

La vicenda della commedia è nota, con i soliti tre, ovvero il marito, la moglie, l'amante. Leone Gala, separato, vive con serafica tranquillità la propria condizione di colui che può fare ciò che vuole a patto di mantenere le apparenze.

Abita con un aiutante che gli fa da cameriere, aiuto cuoco e interlocutore, perché è un grande appassionato di cucina raffinata e di filosofia, attività a cui dedica le sue giornate. L'ex moglie Silia non è altrettanto serena: è anzi irrequieta, insoddisfatta di un amante diventato abitudinario e del marito che non soffre per la sua mancanza e non è geloso. Una fortuita occasione, l'involontaria ma gravissima offesa fattale da un gentiluomo, le permette di progettare di mettere a repentaglio la vita del marito, trascinandolo in un duello. Leone Gala appare tranquillo: si è vuotato di ogni senti-mento e ha trovato un "pernio" che gli permette di affrontare ogni situazione, anche la più critica.

Grazie alla sua incrollabile dialettica e al suo nichilismo, si sottrae al complotto ordito dalla moglie e dall'amante trasformandosi da vittima in carnefice.

La novità di questo allestimento è l'aver immaginato un futuro per Leone Gala dopo il tragico avvenimento: costretto a macchiarsi di un delitto, non riesce a liberarsi dal suo passato e rivive tutta la vicenda come un ammasso di ricordi, di ricostruzione dei fatti dal punto di vista di chi è sopravvissuto. Orsini si dibatte fra i fantasmi che popolano una mente in cui il tempo batte i suoi colpi, rimbalzandoli confusamente dal passato al presente e viceversa.

Leone Gala è rinchiuso in una sorta di "Stanza della tortura": ricucire lo strappo è impossibile, così come è impossibile continuare la vita di prima, se non a patto di una lucida follia.

Sono ventiquattro gli spettacoli in cartellone nella stagione artistica 2016/2017, oltre a due fuori abbonamento. Otto gli appuntamenti di prosa, sei quelli di musica e balletto, quattro gli eventi, suddivisi tra Smile e Musical. Tanti i grandi nomi che calcheranno il palcoscenico goriziano per una stagione intensa, capace di emozionare e di far riflettere: Lella Costa, appunto Umberto Orsini, Pino Micol, Emilio Solfrizzi, Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti. Se la Prosa si snoderà su un doppio percorso classico e contemporaneo con compagnie di grande prestigio, la musica spazierà da star della musica leggera come Ornella Vanoni e Arisa a due appuntamenti di musica classica che confermano la collaborazione del Verdi con le realtà produttive del territorio.

Due serate di danza internazionale con il Balletto di Gyor a gennaio e Coppelia di Amedeo Amodio (protagonista Anbeta Toromani) a febbraio. Una stagione spumeggiante, grazie ai musical Vacanze Romane e Billy Elliot, quest'ultimo con una doppia rappresentazione, e divertente, grazie alla partecipazione di Teresa Mannino e Lillo&Greg.

Dopo “Il Giuoco delle parti” martedì 13 dicembre tocca al capolavoro di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani”. Fra gli altri appuntamenti martedì 31 gennaio sarà la volta di La bottega del caffè, interpretata da Pino Micol e Vittorio Viviani, commedia dei sentimenti e dell'agire degli esseri umani, scritta da Carlo Goldoni nel 1750. Emilio Solfrizzi giovedì 23 febbraio torna al Verdi di Gorizia, vestendo i panni de Il borghese gentiluomo di Moliere.

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