Ritorna “Gomorra” anche un po’ made in Trieste

Al via su Sky Atlantic la seconda stagione della serie: protagonisti Salvatore Esposito e Marco D’Amore

TRIESTE. Tornano. Don Pietro, Ciro l'immortale, Genny Savastano, più feroci e crudeli che mai. Ancora protagonisti di una delle serie più amate della scorsa stagione televisiva. Da stasera alle 21.10, su Sky Atlantic, riparte "Gomorra", pronta a replicare il successo del 2015: oltre un milione di spettatori, venduta anche all'estero in più di cento paesi, un vero e proprio fenomeno di culto osannato unanimemente da pubblico e critica.

A Trieste c'è un motivo in più per seguirla, visto che alcune delle riprese del quinto episodio si sono svolte in città interessando le Rive, il canale Ponterosso, piazza Sant'Antonio, l'aeroporto di Ronchi dei Legionari e gli interni dell'Hotel Savoia, location per una della scene cruciali della nuova serie. Di quei giorni spazzati dalla bora, tra la fine di settembre e i primi di ottobre del 2015, forse qualcuno ricorderà l'entusiasmo di Salvatore Esposito (Genny, nella fiction), che durante la sua permanenza nel capoluogo giuliano, aveva dedicato più di un post sui suoi account social.

Da un'idea di Roberto Saviano, scritta da Stefano Bises, Ludovica Rampoldi e Maddalena Ravagli, prodotta da Sky Atlantic, Cattleya e Fandango in associazione con Beta Film, "Gomorra-la serie" ha impiegato quattro registi alla macchina da presa: Stefano Sollima (che è anche coordinatore artistico), Francesca Comencini, Claudio Giovannesi (nei prossimi giorni a Cannes con il suo secondo film "Fiore") e il padovano Claudio Cupellini che ha guidato la troupe "giuliana".

Ci saranno molte sorprese ad attendere gli spettatori della seconda stagione della serie: nuovi personaggi entreranno ad affiancare i veterani Don Pietro (Francesco Cerlino), Genny Savastano e Ciro Di Marzio (Marco D'Amore) e, soprattutto, ci troveremo davanti a un'importante escalation di figure femminili che subentreranno per colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa di donna Imma. Dimostrando che anche quello della malavita non è più un mondo per soli uomini.

A giudicare dal trailer, l'atmosfera si è fatta ancora più cupa, sempre più notturna e violenta. Attorno a questa, si scatenerà l'immancabile e un po' sterile chiacchiericcio polemico, ma d'altra parte un noir senza violenza non si è mai visto. E pare che ne avremo in dosi massicce, ma sempre inserita in un rincorrersi di dinamiche e di personaggi "archetipici" che, tra vendette, tradimenti e sete di potere, fanno volare con la mente a Shakespeare.

Beatrice Fiorentino

Riproduzione riservata © Il Piccolo