Sangue e sabbia nera dell’Etna

Spunta una nuovo poliziotto nell’infinito panorama della produzione gialla d’Italia. È il vicequestore Vanina Guarrasi, partorita dalla penna di Cristina Cassar Scalia, che in “Sabbia nera” (Einaudi, pagg. 392, euro 19,00) è alle prese con un corpo di donna ormai mummificato dal tempo, scoperto nell'ala abbandonata di una villa signorile alle pendici dell’Etna. La casa è abbandonata dal 1959, e solo Alfio Burrano, nipote del vecchio proprietario, ne occupa saltuariamente qualche stanza. Risalire all'identità del cadavere è complicato, e per riuscirci a Vanina servirà l'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè. I ricordi del vecchio poliziotto la porteranno nel passto, in un rinomato bordello degli anni Cinquanta...
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