Sciarrino e Murakami due Leoni per le note di rigore e innovazione

Ricchissimo il cartellone della Biennale Musica, Teatro e Danza presentato a Roma: arrivano anche Toni Servillo e Willem Dafoe
Di Cristina Borsatti

ROMA. È stato presentato ieri a Roma il programma delle sezioni Danza, Musica e Teatro della Biennale di Venezia, manifestazioni che si svolgeranno a partire da giugno e sino ad ottobre. I numeri sono di quelli importanti, tra prime mondiali e italiane, spettacoli e concerti, personalità internazionali, per una kermesse sempre più attenta al nuovo e a dare nuova linfa alle arti che mette in scena.

«La funzione della Biennale è sempre più duplice - ha spiegato il Presidente, Paolo Baratta -. Da un lato portare grandi artisti con programmi tipici da festival, dando luogo a una sorta di mappatura dell'arte contemporanea, dall'altro guardare all'attività dei giovani artisti, offrendo loro la possibilità di lavorare insieme ai maestri e realizzare opere che faranno parte integrante del programma del festival».

Sono veri e propri laboratori quelli di Biennale College, iniziativa sulla quale la Biennale di Venezia punta da diversi anni, dispiegando grandi energie. «D'altronde - come spiega il presidente - non possiamo permetterci il lusso di fare grandi produzioni, sia per ragioni economiche, sia strutturali, ma l'investimento c'è ed è dedicato ai giovani, il futuro dell'arte contemporanea».

Luogo di conoscenza per tutti e di promozione del talento, la Biennale spalancherà le porte a forme diverse, in quella che Baratta e i direttori delle singole sezioni definiscono una sorta di spazio over. «Come nel cinema - sottolinea Baratta - che durante il prossimo Festival di Venezia ospiterà una sezione con titoli davvero particolari, così anche danza, musica e teatro daranno spazio a generi inediti per un festival».

Jazz, house e techno, avanguardia sonora digitale, solo per citare la sezione musica. «Nell'anno del Leone d'Oro alla carriera a Salvatore Sciarrino, il maestro del rigore - racconta in collegamento da Tokio il compositore Ivan Fedele, direttore della sezione musica (in calendario dal 7 al 16 ottobre) - abbiamo scelto di consegnare il Leone d'Argento a Ryo Murakami, artista appartenente all'ala più radicale e innovativa, a dimostrazione della grande attenzione nei confronti delle nuove realtà musicali».

Grandi nomi anche quelli che costellano il programma della sezione teatro (dal 26 luglio al 14 agosto), diretta dal regista catalano Àlex Rigola, i cui workshop vanteranno la presenza di attori popolarissimi come Toni Servillo e Willem Dafoe. «Saranno diciassette, tenuti da nomi indiscussi della scena internazionale - spiega Rigola - compreso il Leone d'Oro alla Carriera di questa edizione, Declan Donnellan, vero e proprio Shakespeare dei nostri tempi».

Laboratori aperti al pubblico, anche grazie al web, "quarto palcoscenico" che permettere di assistere agli incontri con i maestri. All'insegna dell'innovazione, il Leone d'Argento sarà consegnato a Babilonia Teatri, compagnia alle prese con non-attori in una rappresentazione di "Pinocchio" che si preannuncia indimenticabile. Quanto alla danza (17-26 giugno), l'intera kermesse si snoderà all'interno della città, come ha spiegato il direttore-coreografo Virgilio Sieni. «Volevamo ripensare al senso dell'abitare il palcoscenico, e la frammentazione degli spettacoli nella città di Venezia offrirà al pubblico, un tutt'uno con gli artisti, una dimensione molto tattile». Ed è un lavoro di ricerca, attraverso il corpo e lo spazio, anche quello che ha premiato Maguy Marin, figura fondante della danza contemporanea e Leone d'Oro di quest'anno.

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