Serata amarcord Festa con i Pooh 50 anni di musica

Le cover protagoniste. Giovani: voto in tilt Ascolti, Conti si supera. Domani c’è Fiorello
Di Cinzia Lucchelli

INVIATA A SANREMO. È stata la notte dell’amarcord a Sanremo. I venti big hanno lasciato i loro brani inediti per interpretare e gareggiare con successi del passato. Noemi ha rivisitato Loredana Bertè (“Dedicato”), Clementino Fabrizio De Andrè (“Don Raffaè”), i Bluvertigo Modugno (“La lontananza”), Patty Pravo se stessa (“Tutt’al più”). “Chi fermerà la musica”, viene da chiedersi con i Pooh che non potevano trovare occasione e contesto migliore per festeggiare la loro reunion: ieri ancora insieme, dopo 50 anni, Riccardo Fogli e Stefano D’Orazio compresi. «Riuniti per un anno intero. È una promessa che ci siamo fatti molti anni fa. Se avessimo avuto fortuna di arrivare nel 2016, l’occasione avrebbe meritato un gran finale».

Ma è stata anche la notte di un guasto tecnico che ha invalidato la prima votazione tra le Nuove proposte, quella che aveva visto qualificata Miele a discapito di Francesco Gabbani: alcuni giornalisti accreditati non sono riusciti ad esprimere la loro preferenza e la votazione è stata ripetuta. Nella seconda sfida, Mahmood ha mandato a casa Michael Leonardi. I due finalisti continuano la gara con Chiara Dello Iacovo ed Ermal Meta: stasera avremo il nome del vincitore.

Irresistibile Virginia Raffaele che per la terza serata del Festival è diventata un’icona della moda: la stilista Donatella Versace. Una trasformazione incredibile e una somiglianza eccezionale. Scherza sull’abbronzatura di Carlo Conti: «Bello il tuo look. È total black?». A fine esibizione le si stacca un orecchio posticcio: «Nooo - la reazione - ho fatto il tagliando a dicembre».

Il primo ospite della serata, Marc Hollogne, ha usato il linguaggio della fantasia. L’artista belga attraverso il personaggio di Marciel ha dato vita a una performance che ha unito cinema, clownerie e teatro. All’Ariston sono arrivati anche il cantautore irlandese Hozier e l’attore Guglielmo Scilla, protagonista della fiction di Raiuno “Baciato dal sole”.
Intanto Carlo Conti ribattezzato “Hamilton” da Virginia Raffaele macina record di ascolti e incassa la consacrazione del direttore di Raiuno Giancarlo Leone che già benedice l’era Conti: «È il Baudo di oggi e del futuro»".

Il conduttore e direttore artistico è vincente anche nella perfida sfida con se stesso. Nella seconda serata del Festival sono stati in media 10 milioni 748mila gli spettatori, lo share ha sfiorato il 50%, migliorando di 657mila spettatori e di oltre 8 punti il risultato di un anno fa. È il dato più alto dal 2005 (c’era Paolo Bonolis). Conti migliora anche rispetto alla prima serata con mezzo punto di share in più. Il segreto? «Non credo siano le singole cose a funzionare, ma un’alchimia che siamo riusciti a creare», dice Conti, compiaciuto ma sempre cauto.

«Lavoriamo puntata per puntata, scaletta per scaletta: pensiamo a finire bene questa edizione, poi con calma a tavolino penseremo alla prossima», ripete. I numeri gli danno ragione: il festival cresce, rispetto a un anno fa, su tutte le fasce di pubblico, in particolare tra i giovani. Gli ascolti premiano le emozioni come mostrano i picchi: la scuola più piccola d’Italia, la canzone di Nino Frassica sulla tragedia dei migranti, l’esibizione di Ezio Bosso.

A creare scompiglio ci pensa Fiorello che twitta: «Ci vediamo sabato a SanremoRai... E non dico altro». Ci sarà? Lo scopriremo domani.

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