Storie di Lampedusa negli occhi di Aders Lustagrten

Sono da leggere e da seguire, come un romanzo, la vita e le opere di Aders Lustagrten, attivista e drammaturgo britannico, che per la prima volta appare stasera sulle scene italiane. "Lampedusa" è il titolo, forte già di umanitaria emergenza, previsto oggi nel cartellone teatrale di Mittelfest a Cividale. Ore 20, Teatro Ristori, la prima volta italiana di Lustgarten, vede in palcoscenico l'attrice d'origine turca Deniz Ozdogan e l'attore italiano Fabio Troiano, nell'intreccio di due storie parallele che con occhio britannico raccontano la vita di un pescatore siciliano, impegnato a recuperare i corpi dei profughi annegati in mare, e quella di una donna immigrata di seconda generazione, che riscuote crediti inevasi per una società di prestiti.

Non nuovo a trattare di temi politici che interessano lo scacchiere internazionale (suoi sono i testi sulla strage di Roboski in Kurdistan e il racconto dello Zimbabwe del dittatore Mugabe, testi ancora inediti in Italia), in "Lampedusa" Lustagarten rivolge la sua attenzione alle migrazioni di massa.

Lo scrittore è il figlio di importanti accademici inglesi: sua madre è la filosofa Donna Dickenson, una dei maggiori studiosi al mondo di etica medica. Lui stesso ha studiato cinese ad Oxford, prima di trasferirsi a Berkeley in California per lavorare al dottorato di ricerca.

E dopo aver completato gli studi, ha ideato corsi accademici per i detenuti nel Regno Unito e negli Stati Uniti e ha insegnato dentro le carceri in entrambi i Paesi. "Lampedusa" è il suo primo testo rappresentato in Italia, grazie a Bam Teatro.

Ma il programma odierno di Mittelfest ha anche altri assi nella manica. Se l'avvio, alle 18, prevede il debutto della nuova creazione della compagnia Arearea, "Turbolenze", sarà la sera, alle 22, in Piazza Duomo che il festival giocherà la sua carta migliore: il recital di John Malkovich, "Report on the Blind", che sfiora oramai il tutto esaurito.