The Lumineers il 21 luglio a Sexto ’Nplugged

SESTO AL REGHENA. A quattro anni di distanza dall'uscita dell'album che li ha resi famosi in tutto il mondo, mentre sta arrivando il nuovo disco che uscirà l’8 aprile, The Lumineers si preparano a...

SESTO AL REGHENA. A quattro anni di distanza dall'uscita dell'album che li ha resi famosi in tutto il mondo, mentre sta arrivando il nuovo disco che uscirà l’8 aprile, The Lumineers si preparano a tornare in Italia. Giovedì 21 luglio saranno ospito di Sexto ’Nplugged, la rassegna che si svolge in Piazza castello di Sesto al Reghena.

The Lumineers nascono nel 2005 dall'incontro tra il chitarrista e cantante Wesley Schultz e il batterista Jeremiah Fraites, entrambi cresciuti a Ramsey, un sobborgo a sud di New York. Dato il tenore troppo alto di vita di New York, i due decidono di trasferirsi a Denver, in Colorado, lì incontrano la violoncellista Neyla Pekarek e il duo diventa trio. Nel 2009 stampano un primo ep, ma il successo arriva nel 2011 quando il brano “Ho hey” viene notato e utilizzato come sigla della serie tv “Hart of Dixie”. La band firma quindi un contratto con la Dualtone Records e il 3 aprile 2012 pubblica l’album di debutto “The Lumineers”.

A quattro anni di distanza dal disco che li ha consacrati, la band torna sulla scena musicale con un secondo lavoro, “Cleopatra”, capace di dimostrare come Schultz e Fraites - insieme alla violoncellista e cantante Neyla Pekarek - non abbiano dato la loro fortuna per scontato, né si siano seduti sugli allori. Con l'aiuto del produttore Simone Felice, l'uomo che Wesley chiama «il nostro sciamano», la band si è trasferita a Clubhouse, uno studio di registrazione in cima a una collina nelle zone rurali Rhinebeck, non lontano da Woodstock, per registrare il nuovo lavoro.

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