Tranströmer, il Nobel che vinse il Nonino È morto il poeta premiato a Ronchi di Percoto nel 2004: aveva 83 anni

STOCCOLMA. È morto il premio Nobel per la Letteratura Tomas Tranströmer. Poeta, 83 anni, aveva vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2011, undici anni dopo essere stato colpito da un ictus che gli aveva inibito la capacità di parlare. Nel 2004 gli era stato assegnato il Premio Intertnazionale Nonino nelle distillerie di famiglia di Ronchi di Percoto.
A Tranströmer va il merito di aver esplorato il rapporto tra il nostro mondo interiore e quello reale. Psicologo di professione, era il massimo esponente della generazione di intellettuali che si è affermata dopo la Seconda guerra mondiale e punta a suggerire che l’esame poetico della natura offre intuizioni sull’indentità umana e sulla sua dimensione spirituale, entrando spesso in territori metafisici.
«L’esistenza di un essere umano non finisce dove terminano le sue dita», scrisse un critico svedese della sua poesia, definendo i suoi lavori «preghiere secolari». La sua notorietà nel mondo anglofono derivava dalla sua amicizia con il poeta americano Robert Bly, che ha tradotto gran parte del suo lavoro dallo svedese all’inglese, una delle 50 lingue in cui le sue poesie sono apparse. Le sue poesie sono ricche di metafore e immagini e tratteggiano immagini semplici della vita quotidiana e della natura.
Il suo stile introspettivo, descritto da “Publishers Weekly” come «mistico, versatile e triste», era in contrasto con la vita reale del poeta, ricca di impegno e attività al servizio di un mondo migliore. Nato il 15 aprile 1931 a Stoccolma, Tranströmer era cresciuto da solo con la madre perchè il padre aveva lasciato la famiglia.
Riproduzione riservata © Il Piccolo