Trieste Film Festival taglia il nastro. Premiato Bellocchio: «Che sfida il mio Buscetta»

Politeama Rossetti gremito per l’apertura ufficiale dell’edizione n. 31 della kermesse. E stasera arriva Kasia Smutniak 
La premiazione di Marco Bellocchio (Silvano)
La premiazione di Marco Bellocchio (Silvano)

TRIESTE C'era anche un grande interprete internazionale come Rade Šerbedžija, seduto in un gremito Politeama Rossetti affollato in platea come nelle gallerie: l'attore croato di "Eyes wide Shut" non figurava come ospite ma come amico di lunga data del Trieste film festival, che ieri sera ha così inaugurato sotto i migliori auspici la sua 31° edizione. Il forte afflusso rilevato corrisponde a un sensibile aumento del numero degli accrediti venduti in questi giorni insieme a un'importante "iniezione" di under 30, invogliati da un pass a 10 euro così invitante che sono stati davvero in tanti ad approfittarne. Quest'edizione acquatica e "termale", orientata al benessere per la mente, sta registrando anche il maggior numero di ospiti mai conteggiato durante a sua lunga storia, tra registi, interpreti e produttori che affolleranno proiezioni e incontri.



Premiato il maestro

Hanno votato attraverso un referendum interno, gli iscritti al Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: migliore film italiano dell'anno è stato designato "Il traditore", il film Marco Bellocchio su Tommaso Buscetta con protagonista Pierfrancesco Favino. «Non avevo pensato di raccontare un protagonista della cronaca italiana come Buscetta - ha spiegato il regista, influenzato ma comunque disponibile a un paio di battute -: è stato uno dei produttori, affascinato da questa figura, a farmi il suo nome.

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Entrare in un mondo a me del tutto sconosciuto è stata una sfida che ha raddoppiato l'entusiasmo: era qualcosa che non c’entrava nulla con la mia vita, con la provincia, con Bobbio, ma significava andare giù, in mezzo ai morti, trovare dei temi legati alla mia formazione e aggregarli a una storia che con la mia vita personale non aveva niente a che fare». Sul palco, a premiarlo, il presidente Franco Montini con Adriano De Grandis. Miglior film internazionale è stato giudicato "Parasite" di Bong Joon-ho, premio ritirato da Paola Leonardi di Academy Two, distributore del film. «Non siamo stati particolarmente originali: di premi ne ha presi tantissimi ma ciò significa che li meritava tutti», han commentato i critici.

Trieste Film Festival taglia il nastro: al Rossetti anteprima dell’opera di Malick
Marco Bellocchio


Il festival per i direttori

«Non è certo merito nostro se i film che presentiamo sono belli ma è vero che nel cercarli ci mettiamo passione e metterci in gioco per trovare scelte non scontate». È il messaggio dei direttori Nicoletta Romeo e Fabrizio Grosoli. Un lavoro di squadra lungo un anno «per un festival che dà attenzione agli autori, giovani talenti o grandi maestri che siano». Ed è già edizione record, «con 600 professionali che frequenteranno When East Meets West». «Seguiteci - è l'invito dei due - con la disponibilità di essere sorpresi».

Delegazione da Sappada

Sono arrivati dalla località montana scelta, e poi amata, da Malick per girare il suo nuovo "La vita nascosta – A hidden life": una speciale delegazione sappadina ha fatto da cornice all’anteprima nazionale del film, che uscirà il 9 aprile: vibrante e fluviale con i suoi 173 minuti, ha incantato la platea triestina.

E stasera, attesissima, arriverà Kasia Smutniak. Gli organizzatori hanno combattuto per averla, impegnata com'è da protagonista della nuova serie Sky “Domina”, ambientata nell’antica Roma dove sarà Livia Drusilla. L'attrice polacca riceverà l'Eastern Star Award.
 

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