Tutti i segreti del racconto giallo secondo le ricette di Hans Tuzzi
Oggi alle 17, nella sala conferenze della Biblioteca Statale “Stelio Crise” di Trieste (Largo Papa Giovanni XXIII 6, II p.), lo scrittore Hans Tuzzi parlerà su “Come scrivere un romanzo giallo o di altro colore”, argomento trattato in un saggio apparso da Bollati Boringhieri, che – in questi giorni - ha anche pubblicato, dello stesso autore, il romanzo (giallo) “La vita uccide in prosa”. L’incontro di oggi –organizzato dalla Sezione Lettere del Circolo della Cultura e delle Arti - sarà l’occasione per un confronto tra le riflessioni di Tuzzi sulla scrittura di genere, anche”gialla”, e la pratica di un autore che – a questo genere - ha dedicato numerosi romanzi dei due cicli che hanno come protagonisti i detective Neron Vukcic (ricchi di scenari triestini e adriatici) e Norberto Melis. Il romanzo recentissimo, del ciclo di Melis, si offre – infatti – come terreno di verifica delle idee di Tuzzi (pseudonimo di Adriano Bon, narratore, ma anche docente di editoria all’Università di Bologna, saggista, bibliofilo) nella scrittura e nella pratica dell’autore. Un romanzo che – oltre a offrire una trama complessa e attraente - risulta originale per il linguaggio apparentemente semplice in realtà asciutto e problematico, denso di riferimenti culturali e artistici di vario genere (dalla canzone popolare a quella d’autore, dalla letteratura di consumo a quella più alta). E introduce non solo al mistero dell’identità di un morto e di una sostituzione di persona, ma anche a quello delle miserie e bassezze che l’indagine su casi delittuosi può svelare pure a proposito di figure apparentemente insospettabili. In un racconto che appare ricco di un apparente gioco intellettuale e di sperimentazione linguistica (anche nei dialetti) funzionale a una conduzione tramata di ironia, spunti parodici, colpi di immaginazione di notevole effetto. Nel saggio, nato da una serie di lezioni di scrittura creativa per “Radio Popolare”, Tuzzi affronta – con acutezza, intelligenza, ampiezza di riferimenti - il tema della scrittura in generale, del valore e delle motivazioni della lettura anche per gli scrittori, del perché si scrive e del come scrivere per essere letti anche in rapporto alla realizzazione della necessità di conoscere, di conoscersi, di comunicare. E pure della cultura e della libertà necessarie allo scrittore per non cadere in un «facile compromesso commerciale».
Ciò che accade particolarmente a chi pratica la letteratura di genere, ma non solo. Mentre esiste una serie di opere che, a più alto livello, muovono dal genere ma poi – come accade agli scrittori di qualità – prendono strade originali e producono opere di valore (tra gli altri, Sciascia, Gadda, Dürrenmatt).
Opere che si allontanano dalle regole strette del genere, che aprono nuovi orizzonti per la letteratura e per gli stessi generi di partenza. —
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