Una “Buona novella” per il Verdi di Gorizia

Il 26 ottobre Simone Cristicchi inaugurerà la nuova stagione del Teatro con lo spettacolo dedicato a Fabrizio De Andrè
Nomi noti, alcuni dei quali illustri davvero, per una stagione che vuole accontentare tutti e che tutti i linguaggi o quasi contempla. In fondo, negli anni, la crescita del Teatro Verdi di Gorizia (e quella del suo pubblico) pare innegabile. E, per questa stagione, sono invitati, tra i tanti, Arturo Brachetti, Raoul Bova, Ambra Angiolini, Ariella Reggio, Umberto Orsini, Massimo Ranieri. Mentre, per l'apertura, giovedì 26 ottobre, la direzione artistica di Walter Mramor ha scelto una garanzia quale l'onnipresente Simone Cristicchi che torna “da noi” con “La buona novella” di Fabrizio De Andrè.


Sarà, tuttavia, solo l'inizio visto che di appuntamenti ne avremo trenta, suddivisi nelle sezioni Prosa, Eventi Smile, Eventi Musical, Musica e balletto, oltre a Verdi Young e a Verdi Off. Quest’ultima, volta a catturare un pubblico nuovo, si compone di “Pitecus”, “La paranza dei bambini”, “Animali da bar”, “La merda” (nessuna paura: è solo il titolo di un monologo). Come numero di spettacoli, la sezione Prosa ne propone ben otto in un percorso di classici come il “Sogno di una notte di mezza estate” (il 21 febbraio, con Giorgio Pasotti, Stefano Fresi, Violante Placido, Paolo Ruffini) e “La vedova scaltra” (il 9 marzo con Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno) senza trascurare sguardi all’oggi: “Mariti e mogli” (tratto da Woody Allen, il 10 gennaio, con Monica Guerritore e Francesca Reggiani), “Calendar girls” (il 4 aprile, con Angela Finocchiaro e Ariella Reggio).


E, ancora, avremo “Play Strindberg” l’8 novembre, “Copenhagen” (il 28 novembre, con Orsini, Popolizio, Lojodice), “La guerra dei Roses” (il 13 dicembre con Ambra Angiolini e Matteo Cremon), “Due” (il 25 gennaio, con Raoul Bova e Chiara Francini). La Reggio sarà anche il 3 novembre con Alessandro Fullin per “Le basabanchi”, che, con “La vedova allegra” (a cura di Corrado Abbati) e “Lo schiaccianoci” (con il Balletto di Mosca), son le tre proposte fuori abbonamento.


Insomma, così tanti appuntamenti che non è stato facile per Mramor, ieri, proprio negli spazi del Verdi, commentarli tutti: con lui c’erano il neo sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, l’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti, la presidente della Fondazione Carigo Roberta Demartin. E pensare che la stagione non è finita: il 20 dicembre potremo applaudire i Legnanesi con “Signore si nasce... e noi?”, il 6 marzo Arturo Brachetti in “Solo”. Per il 16 novembre e il 17 aprile son invece previsti due musical: “La febbre del sabato sera” e “Dirty dancing”.


Da segnalare poi una “Giselle” contemporanea il 5 dicembre con il Balletto di Roma, Massimo Ranieri con “Sogno e son desto… In viaggio” (il 19 gennaio), “El Tango” di Roberto Herrera (il 9 febbraio) il Balletto Yacobson di San Pietroburgo (il 22 marzo) e la Mitteleuropa Orchestra (il 12 aprile).


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Il Piccolo