Mattarella a Trieste: “Qui è nato un modello di cooperazione”

Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella riceve al Quirinale i rappresentanti delle Accademie nazionali delle scienze dei Paesi del G7, in occasione del S7 + SSH7 Academic Summit, dal titolo "Science for the Future. Challenges, Responsibilities and Opportunities". In rappresentanza dell'Accademia nazionale dei Lincei, organizzatrice della conferenza, erano presenti il Presidente Roberto Antonelli e il Vice Presidente Giorgio Parisi, Roma 11 aprile 2024 ANSA/ Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella riceve al Quirinale i rappresentanti delle Accademie nazionali delle scienze dei Paesi del G7, in occasione del S7 + SSH7 Academic Summit, dal titolo "Science for the Future. Challenges, Responsibilities and Opportunities". In rappresentanza dell'Accademia nazionale dei Lincei, organizzatrice della conferenza, erano presenti il Presidente Roberto Antonelli e il Vice Presidente Giorgio Parisi, Roma 11 aprile 2024 ANSA/ Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK

Pochi luoghi in Europa possono testimoniare così chiaramente la trasformazione avvenuta nelle menti, nei cuori e nella condizione dei cittadini europei e lo straordinario progresso che la comune appartenenza di Slovenia e Italia all’Unione Europea e il loro comune desiderio di pace, di amicizia e di cooperazione hanno prodotto.

Mattarella e Pahor a Trieste, una laurea per aver cambiato la storia
Nel luglio del 2020 la visita di Mattarella e Pahor con l’immagine simbolica mano nella mano

Un confine – sino a pochi anni or sono concreto e visibile – si è progressivamente smaterializzato, a tutto vantaggio di una progressiva osmòsi tra le due comunità che costituisce, oggi, un paradigma dello spirito più autentico dell’Unione Europea.

Al posto di quel confine – protagonista e testimone di separazioni, dolori e nostalgia – è nata un’area di cooperazione transfrontaliera, tra Istituzioni, società civili, enti di studio e di ricerca e tanti altri attori del nostro vivere in comune.

In queste terre, particolarmente prezioso si è rivelato il ruolo svolto dalle identità linguistiche diverse da quella italiana, per le quali la nostra Costituzione ha previsto una specifica tutela.

Sono davvero lieto di poter constatare come la comunità slovena in Italia e quella italiana in Slovenia riescano a testimoniare l’orgoglio delle proprie radici, rappresentando, al contempo, un elemento di ancor più stretta unione fra i nostri Paesi; sono veri e propri moltiplicatori di iniziative e di collaborazioni che ci consentiranno – ne siamo certi – di progredire ulteriormente, verso l’accrescimento di un’area di pace e di comune prosperità.

Slovenia e Italia possono ormai essere considerate, a giusto titolo, un modello di cooperazione per l’Europa e il mondo.

(estratto da un discorso pronunciato a Gorizia il 26 ottobre 2016)

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