Sabato 13 l’addio nel duomo di Cormons alle due vittime della frana

Fissati i funerali comuni di Guerrina Scokaj e Quirin Kunhert: sarà lutto cittadino. Scatta la messa in sicurezza per consentire i rientri degli sfollati

Marco Silvestri
Quirin Kunhert di 32 anni e Guerrina Scokaj di 83 anni, le due vittime della frana
Quirin Kunhert di 32 anni e Guerrina Scokaj di 83 anni, le due vittime della frana

Sono iniziati a Brazzano i lavori finalizzati alla messa in sicurezza del movimento franoso che il 17 novembre scorso ha provocato la morte di Guerrina Scokaj di 83 anni e di Quirin Kunhert di 32 anni e la distruzione di alcune case. Gli interventi sono stati predisposti dalla Protezione civile che in tempi brevi ha realizzato il progetto di messa in sicurezza e ha affidato l’appalto.

E intanto si è appresa in serata l’ufficialità riguardo la data dei funerali comuni delle due vittime, fissati per sabato 13 nel Duomo di Sant’Adalberto alle 14.30. Sarà lutto cittadino e nella giornata sono stati annullati gli eventi natalizi.

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A sinistra Quirino Kuhnert al taglio del nastro con il sindaco Roberto Felcaro

Ma torniamo ai lavori dimessa in sicurezza. In una prima fase sono stati realizzati gli interventi preliminari con l’installazione della recinzione e della segnaletica di cantiere, per garantire la sicurezza e impedire l’accesso ai non addetti. A seguire verranno eseguite diverse operazioni. Saranno prima di tutto rimossi i detriti che verranno poi stoccati nell’ex area della caserma Colombini.

Saranno poi alzati gli argini della zona è sarà realizzata una prima vasca di contenimento nell’eventualità di un movimento franoso a ridosso della zona arancione. Questi primi interventi dovrebbero durare tre mesi. «La Protezione civile – sottolinea il sindaco Roberto Felcaro – sta agendo con grande tempestività per permettere di far rientrare nelle proprie abitazioni nel tempo più breve possibile le persone che vivono nella zona arancione».

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La frana a Brazzano vista dall'alto (Petrussi)

Il dirigente delle attività di prevenzione e pronto intervento della Protezione civile regionale, Claudio Garlatti, nell’incontro pubblico del 22 novembre aveva sottolineato che c’è ancora la possibilità che del materiale possa venire trascinato a valle in caso di nuove precipitazioni. Poco distante dalla frana è stato individuato anche un altro movimento franoso che dovrà essere monitorato e messo in sicurezza.

Le conseguenze della colata hanno determinato la divisione dell’area in tre zone: la zona rossa che resta totalmente interdetta per un periodo lungo, la zona arancione che resterà chiusa per un periodo più breve e la terza che ritorna completamente aperta con il rientro degli sfollati a casa.

È una situazione in divenire che si continuerà a valutare giorno per giorno. I primi interventi che saranno realizzati consentiranno ai residenti della zona arancione di rientrare casa. Poi partiranno altri lavori che dureranno almeno un anno e così i tempi di rientro nelle abitazioni per i residenti della zona rossa saranno molto più lunghi. Intanto l’amministrazione comunale insieme alla Protezione civile regionale ha disposto le modalità operative per la concessione ai privati dei ristori a favore dei residenti danneggiati dagli eccezionali eventi meteorologici di metà novembre.

A disposizione della popolazione c’è un apposito sportello a Cormons, nel Centro Operativo Comunale delle Emergenze. L’orario è: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; il lunedì ed il mercoledì dalle 15.30 alle 17.30. Per informazioni è anche possibile telefonare al 335.1079277. Sarà presente un esperto della Protezione civile che darà supporto agli uffici comunale e alle persone interessate per la compilazione dell’apposita modulistica per ricevere le misure regionali di ristoro. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 dicembre.

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