L’Ue promuove Go!2025: «La più straordinaria edizione di sempre»
La Commissione valuta positivamente l’esperienza della Capitale della cultura: «L’esperienza virtuosa non va dispersa: i fondi europei ci sono»

È una scommessa vinta e un modello per l’Europa la Capitale della cultura, la prima condivida da due stati, che Gorizia e Nova Gorica stanno ancora condividendo. Al termine di una visita iniziata lunedì e conclusasi ieri, la delegazione della commissione per la cultura e l’istruzione dell’Europarlamento non ha avuto dubbi.
«È la più straordinaria Capitale europea della cultura ci sia mai stata», ha affermato il capo delegazione, l’eurodeputato austriaco Hannes Heide (S&D), che l’eurodeputata tedesca Manuela Ripa (EPP) e l’aurodeputata polacca Joanna Scheuring-Wielgus (S&D), ha avuto modo nella due giorni di incontrare artisti sloveni e italiani, visitato istituzioni culturali tra cui EPICentre, dove ieri mattina si è tenuta la conferenza conclusiva, e Kinoatelje.

Il passato dell’area è stato esplorato anche attraverso un tour dedicato al contrabbando e la visita al monastero di Castagnavizza. La delegazione, accompagnata dall’eurodeputato sloveno Matijaž Nemec, originario di Šempeter pri Gorici, ha inoltre incontrato autorità di entrambi i Paesi, tra cui Marko Rusjan, sottosegretario sloveno alla Cultura, e l’assessore a Go! 2025 Patrizia Artico.
«Nova Gorica e Gorizia ci stanno dimostrando che i valori che ci uniscono sono molto più profondi delle nostre divisioni – ha detto Heide nel tracciare il bilancio della missione –. La Capitale della Cultura 2025 ci ricorda che le identità regionali, nazionali ed europee possono e devono andare di pari passo per costruire una vera società europea per le generazioni future. La sua eredità andrà ben oltre il 2025, poiché le due città rappresentano un laboratorio per il futuro dell’Europa, dove nuove forme di collaborazione transfrontaliera, coesistenza e creatività sono diventate realtà».

Nel corso della due giorni di incontri con esperti e attori locali nei settori dell’arte, della letteratura, del cinema, della musica, della danza, del settore alimentare, della scienza e del teatro è comunque emerso con forza il tema dell’effetto post Go!2025, come ha raccontato a margine dell’incontro ufficiale Manuela Ripa, tedesca di origini italiane, cresciuta in una città di confine, Saarbrücken.
«Come Gorizia e Nova Gorica, di cui comprendo le difficoltà, ma anche le opportunità», ha detto. «Siamo tutti convinti che quanto costruito dalle due città con la Capitale sia davvero un buon punto di partenza – ha spiegato –, per tutta l’attenzione che Gorizia e Nova Gorica hanno avuto». Secondo l’eurodeputata ci sono quindi le condizioni per dare seguito al percorso intrapreso e per le due città «di essere un luogo di attrazione per il turismo», a fronte «di una storia unica».
«Questo punto di partenza dovrebbe essere mantenuto e ci sono tanti fondi europei per poterlo fare, come Interreg e anche Erasmus, per portare maggior valore a questa città – ha proseguito Ripa –. Sono stata molto colpita in questi giorni dalla visione di chi fa cultura in questo territorio e sono sicura che con questa visione Gorizia e Nova Gorica avranno un futuro in cui la cultura ha un ruolo di traino». Sta, però, anche ai rappresentanti dell’area nell’Europarlamento mantenere alta l’attenzione per cogliere tutte le opportunità che l’Ue offre, non ha mancato di aggiungere l’eurodeputata tedesca.
L’aspirazione di poter passare da Capitale della cultura a Capitale della pace, un ruolo da svolgere in modo permanente grazie a un insediamento in loco delle istituzioni europee, è comunque emersa nel corso degli incontri che la delegazione ha avuto con i rappresentanti delle amministrazioni locali.
«Il discorso è complessivo, si tratta di tutelare il patrimonio emerso con Go!2025, a livello di rapporti tra le due città, economico, turistico e infrastrutturale», afferma l’assessore Artico. «La Capitale della cultura è un primo passo che ci ha permesso di capire le vere potenzialità di quest’area e su queste dobbiamo lavorare dal 2026», aggiunge Artico. «La delegazione credo sia rimasta colpita in modo positivo soprattutto dall’integrazione e sinergia tra le amministrazioni comunali – conclude l’assessore –, da questo lavoro dal basso per superare i confini».
A Bruxelles, come rilevato da Matiaž Nemec, «Go!2025 è una storia di successo, che fa da apripista per altre future “capitali” condivide, rende tangibile la possibilità di costruire ponti e contiene molti messaggi al proprio interno». A confermarlo proprio la missione dei tre eurodeputati. «Un riconoscimento dell’esempio che Go!2025 rappresenta per tute le regioni d’Europa e che ci spinge a proseguire lungo la strada intrapresa», ha detto nel suo saluto la direttrice dello Javni zavod Go! 2025 Mija Lorbek.
Riproduzione riservata © Il Piccolo








