Che voto date a Go!2025? I turisti valutano la Capitale europea della cultura
Lanciato da Gect Go e Javni Zavod un questionario per sondare il grado di interesse. Artico: «Deve servire a capire meglio il tipo di visitatore che abbiamo intercettato»

Quali sono gli impatti della Capitale europea della cultura? Perché, alla fine, il tema portante di Go!2025 è proprio questo: cosa genera l’evento, quali effetti, quali risultati? In sostanza, cosa rimane? Se, infatti, non ci fosse un’onda lunga, se i benefici fossero destinati a terminare con il 31 dicembre, senza lasciare tracce, il percorso comune che le due città stanno compiendo andrebbe ridimensionato di molto in termini di importanza.
Proprio per analizzare gli impatti della Capitale, sul sito di Go!2025 si può allora trovare un questionario che viene ora rilanciato con una maggior promozione: il parere di quanti hanno vissuto e stanno vivendo la Capitale è prezioso, perché quell’onda lunga duri il più possibile. L’indagine è promossa dal GectGo e dallo Javni Zavod. La partecipazione è aperta, anzi, caldeggiata, a tutti i cittadini maggiorenni che abbiano preso parte alle iniziative realizzate, direttamente o indirettamente, grazie a Go!2025. Inoltre, l’indagine è anonima e i dati verranno trattati in forma aggregata. Sia chiaro: le domande sono estremamente semplici, non richiedono studi specifici.
«È evidente che di fronte ad appuntamenti come questo è fondamentale avere una fotografia a 360 gradi dell’impatto sul territorio. Quindi, ci sono più analisi work in progress che vanno in questa direzione – dice l’assessore comunale a Go!2025, Patrizia Artico –. C’è l’università di Udine con alcuni docenti, che ringrazio molto, in collaborazione con PromoTurismoFvg, che stanno monitorando il movimento turistico attraverso più strumenti, dalle celle telefoniche alle transazioni finanziarie, di cui a breve saranno resi noti i primi elementi. E poi ci sono i dati relativi al portale di Go!2025 assieme ad altri studi. I primi riscontri sono senz’altro positivi ma ritengo che, più dell’eventuale soddisfazione per il successo della Capitale queste analisi, che, ovviamente, saranno raffrontate e incrociate, debbano servire a capire meglio il tipo di turista che l’evento è riuscito a intercettare, gli elementi che maggiormente sono risultati attrattivi e ciò che invece non ha soddisfatto pienamente il visitatore».
Nel compilare il questionario, per esempio, viene domandata la città in cui lo si compila, l’evento di Go!2025 a cui si sta partecipando, il luogo della residenza abituale, la spesa giornaliera pro capite, se la visita è stata compiuta in solitaria, in coppia o con la famiglia e quali costi sono stati affrontati nell’area transfrontaliera (dal soggiorno alla ristorazione, dall’abbigliamento ai prodotti enogastronomici, senza trascurare i souvenir). Inoltre, un interrogativo cruciale: «Saresti venuta/o comunque in Friuli Venezia Giulia se non ci fosse stata Go!2025?». Il questionario, peraltro, richiede l’età di chi lo compila, il genere, il livello di istruzione e il tipo di occupazione.
«Importantissima sarà la verifica della disponibilità di spesa del turismo arrivato nella Capitale – conclude l’assessore Artico –. Oggi c’è un forte dibattito su questo punto perché ci sono tante città travolte dall’overturism che sembra lasciare ben poco sul territorio. Quindi il questionario servirà per un confronto a tutto tondo, in primis all’interno di Go!2025 e poi, insieme alle varie realtà, istituzionali e associative del territorio, per passare alla seconda fase della “nostra” Capitale europea della cultura, fondamentale tanto quanto la prima». —
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