A Gorizia e Nova Gorica inizia Verde Capitale: «Un centro per la biodiversità»

Via alla rassegna dedicata a parchi, giardini, ma anche alle api e agli effetti dei cambiamenti climatici: il nuovo progetto per Go!2025

Laura Blasich
(fotoservizio Katia Bonaventura)
(fotoservizio Katia Bonaventura)

Capitale della cultura, ma anche del verde. Gorizia e Nova Gorica in questo 2025 vogliono essere un laboratorio europeo della biodiversità, mettendo a frutto il loro ricchissimo patrimonio di parchi e giardini e creando corridoi verdi “senza confini”.

Lo hanno sottolineato lunedì i sindaci delle due città Rodolfo Ziberna e Samo Turel durante l’apertura ufficiale di “Verde Capitale”, la rassegna organizzata fino a domenica all’interno di Go!2025 dal Comune di Gorizia, in collaborazione con quello di Nova Gorica e una serie di partner pubblici e privati.

Il taglio del nastro virtuale, da cui i sistemi di amplificazione «sono stati banditi per non disturbare l’avifauna», come raccontato da Ziberna, ha avuto come sfondo il parco della Valletta del Corno, 12 ettari di verde nel cuore di Gorizia di recente restituiti alla città. «Il nostro è un patrimonio importantissimo che iniziamo a vedere con una visione d’insieme», ha osservato l’assessore alla Capitale della cultura Patrizia Artico, che ha fortemente voluto la rassegna.

«La Capitale è davvero un’occasione per rafforzare quest’azione di valorizzazione e promozione», ha affermato il sindaco Turel, spiegando la filosofia che sta guidando la rigenerazione urbana dell’Epic district, «una cerniera verde tra le due città».

È un giardino capace di legare Gorizia e Nova Gorica è quello che sogna di creare anche l’artista italoargentino Mario Alvarez, che all’inaugurazione ha portato non solo la sua idea, ma anche una piantina di ginkgo biloba, nata a Roma, dove abita, a simboleggiare, come la pianta sopravissuta alla bomba atomica a Nagasaki, il potere salvifico della natura.

L’apertura di “Verde Capitale”, in concomitanza con la Giornata del creato, come ricordato da don Pierpaolo Rossini, ha comunque dato la misura della ricchezza della rassegna e dell’interesse suscitato.

L’assessore all’Ambiente Francesco Del Sordi ha presentato la mappa dei parchi e giardini di Gorizia e Nova Gorica. «Go! 2025” ci ha permesso di mettere in mostra anche questo prezioso patrimonio ed è diventata lo stimolo per un ulteriore arricchimento che avverrà nei prossimi anni – ha sottolineato –. Questa piccola guida rappresenta quindi solo l’inizio di una nuova fase che ha come obiettivo quello di rendere ancora più prezioso questo splendido tesoro».

La mappa a sua volta sarà aggiornata in modo costante, on line, e sono già in fase di definizione approfondimenti su altre aree verdi, fra cui il parco di Villa Ritter, il giardino di Palazzo Attems-Petzenstein, sede dei Musei provinciali di piazza de Amicis, il giardino di Palazzo Lantieri, quello di Palazzo Strassoldo e il parco di Villa Seiller-Ceconi-Loser.

La prima giornata della Settimana della biodiversità è proseguita con un focus sulle due Gorizie come laboratorio europeo di biodiversità urbana, ma anche con l’avvio della Caccia al tesoro botanica, lanciata da Stefano Martellos di UniTs e Francesco Boscutti di UniUd.

Oltre una cinquantina i partecipanti alla passeggiata storico-naturalistica alla scoperta della Valletta condotta da Liubina Debeni e Roberto Covaz. Si prosegue martedì, già alle 11, con l’apertura delle mostre “La sinfonia della biodiversità” a cura di Prologo e “Api amiche preziose” a cura di Mitteldream a Casa Krainer in via Rastello, che alle 17 ospiterà anche la conferenza “Dal confine al paesaggio condiviso: Gorizia e Nova Gorica “ricucite e unite” da corridoi verdi”.

È stata rinviata invece al 13 settembre la visita guidata dalla guida naturalistica Sabrina Pelizzon “Fra parchi e giardini della Nizza d’Austria”. Domani al via il 120° congresso della Società italiana di botanica.

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