Moretti e Matosevic gli stakanovisti della Triestina calcio
Moretti e Matosevic i giocatori più utilizzati nel girone di andata dell’Unione. Tra i primi cinque con maggior minutaggio anche Jonsson, Anzolin e Ionita

Il minutaggio dei giocatori della Triestina alla fine del girone d’andata evidenzia la ristrettezza della rosa alabardata, problema che sommato ai tanti infortuni rivela in maniera lampante i problemi con cui deve fare i conti ogni settimana Tesser.
Emerge un blocco di giocatori indispensabili che non hanno potuto quasi mai tirare il fiato, poi alcuni nei pressi di questa soglia ma penalizzati dai molti infortuni, e poi tanti rivoli di pedine che non hanno fornito un grande contributo se non quello di tappare i buchi in emergenza.
Dal mercato invernale servirebbero almeno due o tre rinforzi, ma la società ci dovrebbe credere veramente, mentre invece c’è l’alto rischio che qualche partenza vada a erodere il parco a disposizione del tecnico.

Tre grandi rivincite
Non mancano le sorprese in questa panoramica sull’utilizzo dei giocatori nel girone di andata. Anzi il dato più incredibile è che i punti fermi di questo campionato si sono rivelati calciatori che lo scorso anno erano stati praticamente messi da parte o giocavano in altri ruoli. A parte Matosevic, che come quasi scontato per un portiere ha l’en plein dei minuti giocati, ci sono soprattutto tre giocatori che si sono presi una grande rivincita.
Il fatto che Andrea Moretti sia stato in campo per tutti i 1710 minuti del girone di andata (naturalmente sono esclusi i recuperi) è davvero sorprendente, dato che lo scorso anno il difensore centrale, dopo aver convinto poco all’andata, a gennaio era stato mandato in prestito al Pontedera. Come una lieta sorpresa è la scoperta di un Jonsson (1696 minuti) play a centrocampo, mentre lo scorso anno aveva dovuto fare il terzino per motivi di forza maggiore: l’islandese non solo ha dettato i tempi del gioco ed è stato fondamentale schermo davanti alla difesa, ma si è dimostrato instancabile venendo sostituito solo nel finale della prima partita. La terza rivincita è quella di Anzolin (1630): lo scorso anno prima messo da parte e poi mandato in prestito a Novara, in questa stagione il terzino ha saltato solo pochi minuti e si è adattato a fare molto spesso difensore centrale.
Il nocciolo duro
Il resto del nocciolo duro della squadra è composto innanzitutto dall’inossidabile Ionita (1516 minuti), assente solo per motivi di convocazione in nazionale. Ha poi sorpreso il notevole utilizzo di D’Amore (1238), centrocampista che si è ben presto dovuto adattare in emergenza a fare il terzino.
Poi c’è Gunduz (1049), sicuramente la stella alabardata di questo girone di andata, davanti a Crnigoj (931) che una volta entrato in condizione ha dissipato i dubbi iniziali ed è diventato un trascinatore straripante anche a livello fisico.
La top undici la completano Kljajic (824), che incredibilmente si ritrova a essere l’attaccante più utilizzato del lotto, Pedicillo (797), altro che si è sacrificato a fare il terzino che non è certo il suo ruolo, e Vertainen (780), purtroppo tormentato dai tanti infortuni.
Il resto della truppa
Poi tutti gli altri, da Faggioli (717) e D’Urso (691) finora poco incisivi, a Silvestro (646) e Silvestri (642) che sarebbero sicuramente sempre titolari senza i tanti infortuni. Quindi Vicario (529) in buona crescita, Tonetto (486) stoppato dalla frattura alla clavicola, Kosijer (292) utilizzato solo nelle prime partite, e altri che sono serviti solo per mettere qualche toppa temporanea qua e là, da Moises (226) a Voca (162), da Kiyine a Louati, solo per citare chi ha messo insieme oltre i cento minuti in campo. —
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