Dogecoin sponsor della Triestina calcio

Annuncio di Marco Margiotta Ceo di House of Doge e nel cda della Triestina: «Accordo per essere di supporto all’Unione»

Antonello Rodio
Sulle maglie della squadra tra qualche settimana lo sponsor Dogecoin
Sulle maglie della squadra tra qualche settimana lo sponsor Dogecoin

La Triestina avrà di nuovo uno sponsor e il suo nome è la logica conseguenza di tutte le operazioni societarie dell’ultimo periodo: il logo che sarà stampato al centro delle nuove maglie ufficiali della squadra alabardata sarà infatti quello di Dogecoin, la celebre criptovaluta che ha ormai legato il suo nome all’Unione dopo che il suo braccio operativo House of Doge un mese e mezzo fa è diventato il principale azionista del club.

L’accordo è stato annunciato dalla stessa House of Doge Inc., ramo aziendale della Dogecoin Foundation, in collaborazione con Brag House Holdings Inc. (una piattaforma leader nel settore dei giochi multimediali e tecnologici), e segna un altro passaggio davvero storico dopo l’annuncio di settembre con la prima volta di una società legata al mondo delle criptovalute diventata azionista di maggioranza di un club professionistico.

L’intesa, oltre che per la stagione in corso, sarà valida anche per la stagione 2026/27, un preciso segnale di continuità da parte della proprietà a prescindere evidentemente da quelli che saranno gli esiti sportivi di questa stagione. L’accordo prevede una sponsorizzazione multi-asset che punta a rendere il marchio Dogecoin visibile su tutte le superfici più riconoscibili del calcio: dalle maglie ai pantaloncini, dai pannelli LED dello stadio agli sfondi delle interviste e ai maxi-schermi durante le partite casalinghe.

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Uno dei meme circolati in rete

Anche House of Doge sarà presente, ma in alcune posizioni secondarie del kit, mentre la partnership includerà anche video promozionali e contenuti dedicati sui social media del club alabardato. Si stanno attendendo le ultime approvazioni grafiche ma si conta che la presentazione ufficiale della divisa Dogecoin e quindi il debutto in campo possano arrivare nelle prossime settimane. Con questa mossa, House of Doge punta non solo a consolidare l’immagine di Dogecoin come valuta decentralizzata con applicazioni reali, ma anche a legare il proprio nome a un club storico del calcio italiano.

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A sinistra lo stadio Rocco (Lasorte), a destra Marco Margiotta, ceo di House of Doge

È stato lo stesso Marco Margiotta, CEO di House of Doge, a spiegare quali sono gli obiettivi dell’iniziativa: «Vogliamo portare l’utilità reale di Dogecoin nel mondo e trasformare la visibilità in familiarità, e la familiarità in utilità concreta. Ci auguriamo che questa sponsorizzazione fornisca alla Triestina il supporto per sostenerla e per raggiungere successi sportivi». Insomma una mossa che rappresenta un altro passo verso l'accettazione di Dogecoin in tutto il mondo promuovendolo come mezzo di pagamento effettivo per biglietti, merchandising e consumazioni allo stadio.

Da parte sua Lavell Juan Malloy II, presidente e CEO di Brag House Holding, che come detto è partner nell’iniziativa, ha affermato che «attraverso la nostra fusione con House of Doge, stiamo collegando cultura e capitale su un palcoscenico internazionale». Tutti movimenti che infondono una certa fiducia per il futuro della Triestina, con la speranza che ora possano arrivare buoni risultati anche sul campo.

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