Triestina, la squadra è in scadenza: rischio fuga in caso di retrocessione in D

La retrocessione in Serie D renderebbe tutti i giocatori svincolati: tra i pluriennali il giovane Jonsson ma anche Voca e Attys

Antonello Rodio
Il capitano Artur Ionita (foto Mariani / Lasorte)
Il capitano Artur Ionita (foto Mariani / Lasorte)

Il rischio che tra qualche mese la Triestina si ritrovi senza un patrimonio calciatori è molto elevato: come noto infatti, in caso di retrocessione in serie D, i contratti professionistici decaderanno e i giocatori saranno liberi. Ma analizzare la situazione attuale dei contratti può aiutare anche a capire quali possano essere le dinamiche del mercato di gennaio, che oltre che dalla posizione in classifica e da una salvezza che sembra lontana, può essere certamente influenzato appunto dalle scadenze.

Una sessione che per la Triestina e per chi se ne occupa, il direttore sportivo Michele Franco, si presenta estremamente complicata. E ovviamente dipenderà totalmente da quali saranno le volontà della proprietà: si riuscirà a tenere in equilibrio l’eventuale voglia di rinforzare la squadra nei reparti in cui ha bisogno, con la legittima aspirazione di qualche giocatore e dei rispettivi procuratori di guadagnare altri palcoscenici più prestigiosi o comunque più rassicuranti per il futuro?

Una rimonta strozzata per la Triestina calcio
Il tecnico della Triestina Attilio Tesser ha preso in mano la squadra a fine ottobre Mariani/Lasorte

Del resto la Triestina si ritrova nella posizione di non poter garantire niente a nessuno, considerata la posizione in classifica. Anche perché la gran parte della rosa dell’Unione è in scadenza a giugno, pertanto se la nuova proprietà vorrà monetizzare e ricavare qualcosa dalle pedine più richieste, questa sessione è probabilmente l’ultima possibilità.

A scadenza prolungata fino al 2027 restano comunque varie pedine: c’è innanzitutto Jonsson, per il quale potrebbero esserci molte richieste, ma ci sono anche Andrea Moretti, Vicario, Silvestro e Silvestri, che quest’estate ha firmato un biennale.

A scadenza 27 anche Voca e Attys, contratti pesanti che comunque restano a carico dell’Unione e per questo difficili da scaricare, nonostante il secondo sia ormai fuori dai piani della società. Inoltre, da comunicato officiale all’epoca del suo acquisto, anche Pedicillo risulta a scadenza 2027. Il problema non si pone poi per i due prestiti Louati e D’Amore, mentre per tutti gli altri la scadenza è a giugno 2026: stiamo parlando dunque di Matosevic, Ionita, D’Urso, Tonetto, Gunduz, Anzolin, Kiyine, Faggioli, Vertainen, Kljajic e Crnigoj

Ed è evidente che in questo elenco figurano giocatori che in questo momento possono avere un notevole appeal in altre squadre, a partire da Gunduz, vera stella di questa prima parte di stagione. Ma anche Vertainen nonostante gli infortuni è un attaccante che fa gola a tanti, come Kljajic per chi guarda in prospettiva, mentre Tonetto è sicuramente un giovane interessante. E anche lo stesso Ionita è ancora un giocatore che assicura un rendimento garantito, anche se pare al giocatore andrebbe bene rimanere, in caso ovviamente di un futuro certo.

Anche a Crnigoj, che ha scelto l’Unione proprio perché vicino a casa, rimanere non dispiacerebbe. Ma potrebbe essere così anche in caso di serie D? È evidente che muoversi in questo groviglio di situazioni sarà molto complicato, anche per l’evoluzione che ci sarà in base ai risultati delle primissime partite di gennaio. Risultati che se fossero positivi potrebbero anche convincere la proprietà a credere ancora nella salvezza, ma nel caso il distacco restasse ancora immutato, potrebbero far propendere per pensare già alla prossima stagione.

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