Alberto Vario, dagli amatori alla Procura Figc: «Vigilo sulle partite dalla A alla C»

TRIESTE
Ex Sostituto Commissario nella Polizia di Stato, una laurea in Scienze della Comunicazione, dal 2008 Collaboratore della Procura Federale con funzioni di inquirente e controllo delle gare dei professionisti.
Nato sulla punta nord ovest della Sicilia, a Valderice, tra le verdi colline e le spiagge cristalline del trapanese, ma triestinissimo d’adozione dove vive dal 1981. Lui è Alberto Vario e da queste parti è molto conosciuto nel calcio amatoriale.
«Appena arrivato in città iniziai a giocare in Coppa Trieste – racconta – due anni dopo mi appassionai dell’arbitraggio entrando a far parte del gruppo della stessa Coppa Trieste capitanato dal duo Geromella-Maschietto. Dopo alcuni anni fui nominato il designatore del gruppo e in seguito per un decennio ne sono stato il presidente. Ho sempre considerato l’arbitraggio, seppur in ambito amatoriale, una fase di sport che richiede costanza e sacrificio al servizio delle squadre. Il livello agonistico aumentava sempre più per cui decisi di eseguire delle riunioni tecniche con maggiore frequenza e indire dei corsi dove sono usciti degli arbitri ancora in attività che mi ricordano con piacere».
Vario è stato contraddistinto per la sua perfetta conoscenza del regolamento. «Un giorno un giocatore – continua – voleva farmi cadere in un tranello calciando nella propria porta un calcio di punizione diretto facendo gol. Io assegnai il calcio d’angolo per gli avversari tra le proteste di chi non conosceva il regolamento. A fine partita tirai fuori il libro del regolamento facendolo vedere alle squadre e le proteste cessarono subito». Nel 2006 ci fu un suo passaggio tra i dilettanti. «L’amico Lorenzo Cernuta – continua Alberto - allora mister del Ponziana mi volle quale Dirigente Accompagnatore Ufficiale della Prima squadra militante in Seconda categoria, è stata una stagione sportiva gagliarda poiché ottenemmo la promozione con un punteggio in classifica mirabile. Tale esperienza mi ha fatto conoscere un altro modo di vivere l’ambiente calcistico, persone diverse, presidenti, allenatori, segretari, direttori sportivi e soprattutto giovani calciatori con problemi familiari o scolastici, da gestire, i quali erano chiamati a eseguire tre allenamenti la settimana». Ma nel 2008 ci fu lo sbarco nel calcio dei professionisti.
«Per dei problemi di salute – dice – ho dovuto abbandonare il lavoro andando in pensione, viste le mie conoscenze e i miei trascorsi decisi di fare domanda alla Figc per entrare nella Procura Federale. Fu accettata subito. Pertanto allo stato attuale sono dodici anni. Il mio compito principale quale Collaboratore consiste nel garantire il corretto svolgimento di ogni gara di calcio professionistico, nel pieno rispetto delle vigenti norme federali e del Codice di Giustizia Sportiva, con la presenza e il controllo delle gare direttamente sul campo di gioco. Gli stadi dove maggiormente svolgo detta attività sono quelli del Triveneto ovvero Udine, Pordenone, Trieste, Vicenza, Padova, Cittadella, Verona, Ferrara dalla serie A alla serie C. Oltre a tale attività vi è anche quella riguardante la Prova TV che consiste nell’osservare la gara in televisione a casa propria e rendere evidenti tutti quegli atti violenti commessi da tutti i tesserati partecipanti alla gara, a qualsiasi titolo, e comunque non ravvisati dalla terna arbitrale, con relativo invio del rapporto al Giudice Sportivo competente. Inoltre vi è la parte che mi appassiona maggiormente, visto il mio percorso professionale, cioè quella riguardante le indagini dove sono sottoposti tutti i tesserati dai dilettanti ai professionisti che incorrono in violazioni delle norme federali e del Codice di Giustizia Sportiva, ad esempio illeciti sportivi, tesseramenti, proselitismo non regolamentato, clausole compromissorie, fallimenti, e via dicendo. L’Ufficio di cui dipendo ha sede a Roma ed è diretto da un Procuratore Federale coadiuvato da altri Procuratori Federali Aggiunti e dai Sostituti Procuratori, questi ultimi prevalentemente per svolgere l’attività requirente. La Procura inoltre è suddivisa in Procura Interregionale Area Nord, Area Centro e Area Sud. Per svolgere le mie funzioni in ambito Territoriale mi appoggio costantemente al Comitato Regionale e alle Delegazioni Provinciali della Figc».
Va detto che l’attività svolta da Vario, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, è su base volontaria, percepisce infatti soltanto dei rimborsi spese. Sicuramente sproporzionati per la complessità del lavoro che svolge, fatto con serietà, professionalità e abnegazione. Sarebbero tanti gli aneddoti che potrebbe raccontare di questi dodici anni, ma sono ancora di più i segreti che non può svelare. —
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