Ardita, due black out pagati perdendo il primato

GORIZIA. L'Ardita non è riuscita a chiudere il 2015 dove è stata a lungo in questi mesi, ovvero in vetta alla classifica del girone veneto e friulano del campionato di basket di serie C Gold. Fatale la sconfitta per 89-85 sul campo della neopromossa Vigor Conegliano, arrivata al termine di una partita con troppi alti e bassi, e alcuni pesanti passaggi a vuoto, per gli uomini di coach Busolini.
La classifica poteva ingannare: Gorizia in vetta e Conegliano poco sopra il fondo del gruppo. In realtà la trasferta in casa della Vigor si annunciava come una delle più complesse di questa prima parte della stagione, perché i veneti finora hanno costruito tutte le loro fortune tra le mura amiche, dove ha vinto solo Tarcento. L'Ardita per poco comunque non riusciva ugualmente a portare a casa la vittoria e confermare il primato, ma un pessimo terzo quarto e soprattutto un ultimo minuto poco incisivo dei goriziani hanno dato via libera alla Vigor.
«Il risultato parla chiaro: gli 89 punti subiti equivalgono a 31 punti in più concessi rispetto alla media stagionale della Vigor Conegliano – dice il tecnico biancoblù Busolini -. Definirci allora morbidi in difesa è un eufemismo. Abbiamo fatto male da questo punto di vista. Ma nonostante le difficoltà difensive e il fatto di aver giocato praticamente tutto il secondo tempo senza Manservisi, che si è autoescluso dalla partita commettendo terzo, quarto e quinto fallo nella stessa azione, a 30 secondi dalla fine del match eravamo in parità. E questo vuol dire che sappiamo essere competitivi anche nelle giornate meno felici». Busolini rivolge un pensiero ai ragazzi meno esperti del gruppo, che forse in questa prima parte della stagione non sono riusciti a dare tantissimo alla squadra. «Ai miei ragazzi più giovani e inesperti dico che furbizia, durezza mentale e rinuncia alla ricerca di alibi devono essere i loro mantra da qui alla fine della stagione – spiega il coach -. Abbiamo troppo bisogno del loro contributo in questo senso se vogliamo vincere le partite».
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