Bocchini: «Con Ghiacci puntiamo sui giovani»

TRIESTE. «Quella che ci aspetta sarà una stagione difficile ma alle volte, proprio quando i presupposti non ti autorizzano a sognare, saltano fuori campionati incredibili. Una cosa è certa: mai come nel prossimo torneo avremo bisogno di un pubblico caldo, appassionato e numeroso». Dario Bocchini bagna con queste parole il suo rientro in Pallacanestro Trieste. Festeggia oggi il compleanno e, francamente, trovare un modo migliore per celebrarlo sarebbe stato difficile. Assieme a Mario Ghiacci si è rituffato nel lavoro quotidiano con ancora maggiore energia di due anni fa quando, con l'arrivo a Trieste di Luca Gandini e del trio Omegna formato da Carra- Zaccariello e Ferraro aveva costruito quella gioiosa macchina da guerra che aveva riportato l'Acegas tra i professionisti dopo otto anni d'attesa. L'obiettivo, adesso, è ritrovare quegli equilibri economici-finanziari in grado di stabilizzare la società regalandole un futuro tranquillo. «So che i tifosi vorrebbero sapere tutto subito- continua Bocchini- ma chiediamo loro di pazientare ancora un attimo per dare al presidente Ghiacci e al sottoscritto la possibilità di guardarci attorno. Stiamo lavorando per definire il budget, aspetto fondamentale per poter cominciare a muoverci sul mercato». Aspetto prioritario per una squadra che dopo aver perso Gandini e salutato Fall si ritrova a dover essere rifondata. «In questo senso- sottolinea Dario- ci tengo a ribadire che in questo mese non ho operato in nome e per conto della Pallacanestro Trieste. Ho soltanto dato al sindaco gli strumenti per mettersi in contatto con il procuratore di Gandini, per il resto mi sono limitato ad attendere non avendo la certezza di essere investito di un ruolo nella nuova società. Con l'arrivo di Ghiacci e la scelta di Mario di riportarmi in Pallacanestro Trieste riprendo il filo del discorso interrotto nella scorsa stagione. L'obiettivo sarà quello di valorizzare i giovani talenti di un vivaio che ha dimostrato di poter regalare alla prima squadra tanti elementi di valore». Giovani ai quali la figura di una chioccia come Gandini avrebbe potuto essere di grande aiuto. «La partenza di Luca è stata figlia di un momento particolare della società -conclude Bocchini-. E' mancata la possibilità di dare al ragazzo le garanzie necessarie e lui, da professionista, ha accettato l'offerta di una società solida come Verona. Torna a casa sua con la possibilità di competere in una società che ha grandi ambizioni. Dal canto nostro faremo il massimo per sostituirlo nella maniera migliore. Ai tifosi chiediamo di starci vicini e di avere ancora un po' di pazienza».