Boxe, Tuiach si gioca tutto contro il tricolore Modugno

TRIESTE. L'ennesimo assalto, forse l'ultimo nel campo della boxe che conta. Per il triestino Fabio Tuiach è giunto il fatidico momento del “dentro o fuori” del suo tormentato percorso pugilistico, bivio che ha da tempo una data, venerdì 23 agosto a Salò, giorno della sfida con Matteo Modugno, attuale detentore del titolo italiano dei pesi massimi. Un match “vero” quindi ( sulla distanza delle 10 riprese da 3 minuti) valido per un titolo e senza possibili immediati appelli. Quasi trentatreenne, con un ruolino di marcia da 27 match ( 2 sconfitte) e una storica cintura in bacheca che funge ancora da sprone, quella conquistata proprio a Trieste nel 2006 e valida per il titolo italiano dei pesi massimi leggeri. Note poi le sue vicende, dentro e fuori dal ring, costellate da un paio di duri ko messi a segno dalla vita, con due lutti di fila, e la severa sconfitta nell'assalto al titolo europeo nel 2008 contro il tedesco Huck, ora campione del mondo; una battuta d'arresto che costò persino qualche anno di inattività pugilistica, causa il verdetto negativo espresso della commissione medica federale. Le fugaci esperienze nella kick boxing e l'approccio, anzi, il consolidamento della Fede cattolica. Sono state queste le restanti tappe di Fabio Tuiach, sino al recente ritorno alla boxe, la vera medicina che lo ha tenuto in vita in questi duri anni. Qualche sogno e molti stimoli. La strada verso il 23 agosto è lastricata da questi fattori e disegnati da Tuiach con un picco di maturità: «Sono fiducioso ma anche consapevole della occasione che sto affrontando – ha ammesso il pugile triestino – le motivazioni sono alle stelle ma sono bene che forse si tratta dell'ultima possibilità per dare un rilancio alla mia carriera. Qui mi gioco tutto e se non dovessi farcela – ha aggiunto – prenderei seriamente in esame il fatto di lasciare la boxe agonistica». Lavora sodo Tuiach in questi giorni, cesellando assieme al maestro Adriano Krapez soprattutto l'aspetto atletico, la velocità e la precisione. La tecnica di Modugno contro il ritmo di Tuiach. La chiave del match potrebbe essere questa. Le credenziali del campione in carica ( titolo ottenuto nel 2012 battendo Paolo Vidoz ai punti) parlano di 13 incontri e altrettante vittorie, di cui 7 per ko. Classe 1987, piacentino, Matteo Modugno vanta una stazza eccezionale di oltre 2 metri abbondanti di altezza; imponente sì, tecnico, ma non sempre propenso ad incassare. Fabio Tuiach invece ne ha già incassati molti di colpi in questi anni e tra Bibbia e guantoni ora cerca la svolta: «Sogno il titolo e una difesa – conclude sereno – ma da fare davanti al mio pubblico».
Francesco Cardella
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