Brema, 50 anni fa: la tragedia di Bruno Bianchi

Il 28 gennaio 1966 in un incidente aereo morirono 46 persone. Tra loro c’erano il triestino e altri sei azzurri del nuoto

Ricorre domani l’anniversario dei 50 anni dall’incidente aereo in cui il 28 gennaio 1966 a Brema persero la vita 46 persone, tra cui sette campioni azzurri di nuoto. Tra loro, il triestino Bruno Bianchi. Aveva appena 23 anni ed era il capitano della Nazionale. Gareggiava per la Fiar Ricambi, stile liberista, aveva vinto tre titoli assoluti e quattro primaverili. Aveva migliorato 16 primati assoluti e va ntava 19 presenze in azzurro. A lui è stata intitolata prima la piscina sulle Rive e poi il centro federale di Passeggio Sant’Andrea.

Con lui morirono Amedeo Chimisso, Sergio De Gregorio, Carmen Longo, Luciana Massenzi, Chiaffredo Rora, Daniela Samuele, il tecnico Paolo Costoli che era subentrato a Bubi Dennerlein. Sull’aereo c’era anche un giornalista della Rai, Nico Sapio, inviato a raccontare quello che doveva essere uno dei meeting più importanti di quella stagione.

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