Cassano sarà operato, ma può giocare

L’ad rossonero Galliani spiega: «Nessun rischio per la carriera, fra quattro o cinque mesi potrà già ritornare in campo»
Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano, in visita al marito ricoverato all'Ospedale Policlinico di Milano, oggi 02 novembre 2011. L'attaccante rossonero verra' sottoposto nei prossimi giorni ad un piccolo intervento di cardiologia per la chiusura del forame ovale.I tempi di recupero saranno di qualche mese. ANSA/STEFANO PORTA
Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano, in visita al marito ricoverato all'Ospedale Policlinico di Milano, oggi 02 novembre 2011. L'attaccante rossonero verra' sottoposto nei prossimi giorni ad un piccolo intervento di cardiologia per la chiusura del forame ovale.I tempi di recupero saranno di qualche mese. ANSA/STEFANO PORTA

MILANO

L’abbraccio di un intero Paese verso il proprio campione, nel giorno del giudizio medico tanto atteso. Antonio Cassano potrà tornare a giocare a calcio: è questa la notizia più bella che arriva in questo grigio giorno di novembre. Il comunicato ufficiale del Milan è uscito puntuale all’ora di pranzo. Qualche riga sufficiente per spiegare come a FantAntonio sia andata non bene, benissimo: «AC Milan, in base ai rapporti medici del Policlinico di Milano, comunica che Antonio Cassano ha manifestato una sofferenza cerebrale su base ischemica. Gli esami strumentali e neuroradiologici hanno richiesto 72 ore per il loro svolgimento e hanno evidenziato la sofferenza di un’area cerebrale circoscritta che non ha determinato deficit neurologici persistenti. La causa è stata identificata nella presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale, evidenziabile solo con sofisticati esami specialistici. La tempestività della terapia instaurata ha permesso un rapido recupero e miglioramento delle condizioni cliniche che sono buone. Il calciatore verrà sottoposto nei prossimi giorni a un piccolo intervento di cardiologia interventistica (chiusura del forame ovale), i tempi di recupero per il ritorno all’attività agonistica saranno meglio definiti dopo l’intervento, ma verosimilmente saranno di qualche mese».

Questo significa che Cassano sarà operato già in questi giorni, già oggi o al più tardi domani: il tutto per evitare che possa verificarsi di nuovo un imprevisto non proprio piacevole come quello di sabato notte.

Il Policlinico di Milano anche ieri è stato un via vai continuo di amici, personaggi sportivi e non, autorità che hanno voluto far sentire al ragazzo il loro affetto. L’ad rossonero Adriano Galliani si è presentato al nosocomio milanese prima che uscisse il comunicato, e lo ha poi commentato con i giornalisti, ipotizzando anche i tempi di recupero del giocatore: «Questo forame andrà chiuso chirurgicamente, è una piccola operazione, non può neanche essere definita un’operazione al cuore. Poi dovranno passare “n” mesi per riavere l’idoneità sportiva dalla Figc. Idoneità che il giocatore riavrà sicuramente. Potrebbe tornare anche prima di questo periodo, ma la prassi è obbligatoria, ci sono standard internazionali da rispettare. La tempistica? Saranno 4-5-6 mesi... Ma spetterà ai medici chiarirle e stabilirle. Come sta il giocatore? Sta bene, ride, scherza. Vuole tornare a giocare, gli ho assicurato che gli terremo il posto. Gli ho detto che nella disgrazia gli è andata bene. Era dispiaciuto per il pareggio di ieri della squadra a Minsk, anche perchè diceva che abbiamo stradominato».

Presenti anche Allegri, Ambrosini, Ibrahimovic con Mino Raiola. Anche Barbara Berlusconi ha voluto portare un saluto a nome della società e della proprietà: «È una persona buona e dalla grande umanità. Ho voluto portare la vicinanza mia e della mia famiglia all’uomo Cassano prima che al giocatore. Sono certa che Antonio, grazie alla sua grande forza di volontà, ce la farà a recuperare al più presto. Lo aspettiamo». Il pensiero va anche alla maglia azzurra, che Cassano si era sudato e meritato. Ora Prandelli rischia di perdere per l’Europeo la coppia di attaccanti titolari, Rossi e Cassano. Un problema che secondo Abete, arrivato al Policlinico, non deve preoccupare il ragazzo: «La cosa più importante è la sua pronta e completa guarigione poi quando sarà sarà. A noi interessa che Antonio stia bene, lo seguiremo e manterremo un costante contatto con il club e faremo ciò che va fatto in primis nell’interesse e nella tutela di Antonio: la salute viene prima di tutto».

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