Cherin e Tesei, triestini a caccia del top nei 49er

La coppia protagonista sul lago di Como: l’obiettivo è il vertice nazionale per poi puntare a grandi traguardi nel mondo delle regate internazioni
Di Francesca Capodanno

TRIESTE. Risalire fino alla cima della ranking list, riuscire a imporsi a livello internazionale e guardare avanti, con pazienza, fino alle prossime olimpiadi. Quando si dice un obiettivo di lungo periodo: è quello che perseguono due triestini “in trasferta”, perché corrono per lo yacht club Torri, Stefano Cherin e Andrea Tesei, nati sportivamente tra Barcola e la Sacchetta, approdati alla classe 49er, quella acrobatica, difficile, che necessita di grandi gesti atletici e molto spirito aggressivo. La classe oggi sta vivendo, alla vigilia delle Olimpiadi, la volontà di rivincita dei fratelli Sibello, beffati a Pechino, quarti, pronti a primeggiare a Londra, ma fermati da un improvviso malore di uno dei due componenti dell'equipaggio, pronto ora a tornare e bloccato dal Coni, che non rilascia l'autorizzazione medica malgrado numerosi pareri positivi di specialisti. All'ombra dello sdegno, si raccontano le imprese pro futuro dei triestini Tesei-Cherin, che si sono conquistati credibilità e rispetto, e domenica hanno vinto a Como la seconda regata nazionale dei 49er, dove non ci sono tantissimi concorrenti e dove si punta a essere i primi in Italia per poter poi competere a livello internazionale.

A Dongo si sono disputate sei prove, due il sabato e quattro la domenica, con vento sui 18 nodi. I due triestini hanno primeggiato senza troppi rivali, con sei punti di vantaggio sui secondi, Dubbini-Petissi, grazie in particolare a tre primi posti. «Siamo molto soddisfatti della vittoria – racconta Stefano Cherin, che da quando ha lasciato (sportivamente) Trieste ha perso un po' di spirito rivoluzionario, compensandolo con molta grinta da sfogare sul 49er –. Nella prima giornata giravano temporali, e fare solo due prove non è stato in vantaggio. Nella seconda giornata abbiamo regatato bene con il vento da Sud, la Breva tipica del lago, e questo ci sta avvicinando al nostro risultato, la conquista definitiva della ranking list italiana».

Un risultato ambizioso, perché remano sportivamente contro anche altri due velisti giuliani, della Triestina della vela: i fratelli Andrea e Alessandro Savio, giovanissimi, testardi e impegnati la settimana scorsa in una regata europea in Polonia. Per tutti il prossimo appuntamento, è la quarta regata nazionale a Torbole che precederà l'Europeo di settembre, sempre sul Garda, e poi il Tricolore delle classi olimpiche a Scarlino, presentato ieri dalla Fiv. Ora l'attenzione si sposta però alle Olimpiadi, e torna sui fratelli Sibello: chi volesse sostenere la loro causa può aderire su facebook, alla pagina “Vogliamo Pietro Sibello alle Olimpiadi 2012”, una sorta di appello nei confronti della decisione del Coni che sta movimentando il mondo della vela: «Sarebbe come escludere Buffon dalla Nazionale di calcio», commenta un velista.

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