Clamoroso in Friuli: Blasoni pronto a rilevare l’Udinese

UDINE. L’ha detto, e un attimo dopo se n’era già pentito. Perché era davanti ai giornalisti e non è stato possibile fermare la diffusione di una notizia che, in una città come Udine, era particolarmente gustosa.

«Se Pozzo decide di vendere l’Udinese, la potremmo acquistare», la dichiarazione sfuggita a Massimo Blasoni, imprenditore di livello nazionale nel settore delle case di riposo, ieri in conferenza stampa in occasione della presentazione di una nuova “idea” del gruppo: un’agenzia interinale.

«Non scrivete», l’appello di Blasoni. Troppo tardi perché quelle poche parole sono subito rimbalzate nei siti web cittadini scatenando il dibattito tra i tifosi. Con qualche velenosa battuta sui social che ha accostato gli ospiti della Sereni Orizzonti, il colosso costruito dall’imprenditore, al comportamento in campo dei giocatori bianconeri in questa stagione in serie A, con conseguenti risultati da zona retrocessione.

Solo un’ipotesi da fantacalcio, quella di Blasoni, o c’è qualcosa di concreto? Di certo la disponibilità economica non manca. E pure un passato ruolo di rilievo nel mondo dello sport: ai tempi della Snaidero Udine, presidente Edi Snaidero, Blasoni ha fatto il vice. Ciò che non c’è, al momento, è però la disponibilità della famiglia Pozzo - dal 1986 proprietaria del club bianconero - alla cessione. Nonostante da anni si continui a parlare dell’interessamento della Redbull, nulla si è mai concretizzato, né pare ce ne siano le premesse. —

M.B.

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