D’Aiello e Pezzi: «Contratto biennale disposti a discutere»

TRIESTE. Qualcuno forse si era già scordato di loro. Quando si è parlato di uno dei nodi da risolvere per gli eventuali acquirenti della Triestina, si è infatti sempre fatto riferimento a sette giocatori alabardati ancora sotto contratto per il prossimo anno, ma quando Turazza ha dovuto chiedere un’ulteriore disponibilità a decurtarsi l’ingaggio (senza escludere un’eventuale recessione), è uscito fuori che gli interessati erano nove. I due giocatori in più sono i difensori Rocco D’Aiello ed Enrico Pezzi, che hanno entrambi ancora due anni di contratto con l’Unione. D’Aiello a inizio stagione era andato in prestito all’Albinoleffe ma non ha avuto molta fortuna, visto ha vissuto anch’esso un’altra retrocessione dalla serie B. Fra l’altro il difensore centrale per un tratto di campionato si è ritrovato di nuovo con Salvioni in panchina. Pezzi invece era andato via a gennaio in prestito al Pavia in Prima divisione (nel girone A): almeno lui alla fine è riuscito a salvarsi, anche se solo dopo essere passato per i play-out. Nei primi mesi in alabardato aveva fatto anch’esso i suoi errori, ma stava dimostrando di far meglio da centrale piuttosto che da terzino. E adesso D’Aiello e Pezzi sono nel calderone degli alabardati ancora sotto contratto: entrambi confermano di essere disposti a dare una mano in qualche modo alla Triestina, anche se tutti e due mirano ovviamente a giocare altrove la prossima stagione e a non scendere in Seconda divisione. «A noi adesso - afferma D’Aiello - dopo aver parlato con il curatore, non resta che aspettare. Le prospettive sono due: se la Triestina non la compra nessuno, rimango libero, ma se c’è qualche acquirente, ho già dato la mia massima disponibilità per aiutare la società. Ci parleremo e ci metteremo d’accordo per una decurtazione o una rescissione. Spero nel frattempo anche di avere qualche richiesta, è ancora troppo presto e dopo quest’altro campionato finito male non sarà facile, ma ora il mio procuratore inizierà a muoversi e spero di avere presto novità. Con l’Albinoleffe a livello di classifica è andata male, ma come società mi sono trovato benissimo: anzi, sono contento di esser scappato appena ho visto Aletti, è lui che ha rovinato la società e mi dispiace tantissimo per Trieste». Più o meno sulla stessa linea la posizione di Pezzi: «A noi è stata chiesta dal curatore una disponibilità a una riduzione di stipendio che agevolerebbe una vendita. E si è parlato anche di un’eventuale rescissione. Abbiamo dato la nostra disponibilità, poi ovviamente bisogna vedere che succede, perché se non la compra nessuno si resta liberi. Il vero problema della Triestina di quest’anno è stato Aletti, perché potenzialmente era una buona squadra e sono convinto che con una società alle spalle poteva fare un buon campionato. Alla fine, credo di aver fatto la scelta giusta andando via a gennaio, almeno come risultato finale è andata bene. Ma dispiace perché Trieste è una gran bella piazza e mi ero trovato bene, mentre Pavia è una realtà più piccola e semplice, con meno pressioni».
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