Giorgio Petrosyan è cittadino italiano

GORIZIA. «Ottenere la cittadinanza è stato più difficile che diventare campione del mondo». Giorgio Petrosyan da ieri è ufficialmente italiano. Più volte iridato, il ventinovenne kickboxer di origine armena ha giurato in mattinata di fronte al sindaco di Gorizia Ettore Romoli. Al termine della breve cerimonia celebrata nella Sala Bianca del municipio, il primo cittadino gli ha consegnato copia della costituzione e una bandiera italiana. D’ora in avanti quel tricolore sarà davvero del “Chirurgo”. Fuggito da Eraven insieme al padre Andrei e al fratello maggiore Stepan quando aveva 14 anni, Petrosyan raggiunse Milano nascosto dentro a un camion per poi trovare ospitalità alla Caritas di Gorizia.
Sui ring di tutto il mondo ha sempre portato il bianco, il rosso e il verde in onore del Paese che lo ha adottato dando asilo a tutta la sua famiglia. Per lui la cittadinanza italiana rappresentava un sogno ed è arrivata al termine di un lungo e tortuoso iter burocratico che, al contrario, per il fratello Armen non si è ancora concluso. Nonostante fosse residente nell’Isontino da oltre 10 anni, Giorgio non riusciva ad ottenere il passaporto italiano per l’impossibilità di fornire alcuni documenti richiesti dalle autorità nazionali.
La situazione si è sbloccata solo dopo il successo ottenuto alle Glory World Series del 2012. L’evento venne organizzato a Roma e, nell’occasione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli scrisse congratulandosi per la vittoria e ringraziandolo perché aveva tenuto alto il nome dell’Italia nel mondo delle arti marziali. Dal momento che le vie ordinarie risultavano impraticabili, in virtù del successivo interessamento di Giorgio Brandolin, pima come presidente del Coni Regionale, poi come deputato della Repubblica, è stato quindi avviato l’iter per la concessione della cittadinanza per meriti sportivi. «Erano tanti anni che aspettavo questo momento: finalmente è arrivato», ha detto Petrosyan, rivolgendo un ringraziamento a tutte le persone che lo hanno aiutato in questi anni. «Era ingiusto che un campione che nel mondo rappresenta l’Italia ai massimi livelli non fosse cittadino italiano», ha sottolineato, invece, il sindaco Romoli.
La prima apparizione sul ring di Petrosyan da italiano avverrà a Torino. A gennaio affronterà il turco Erkan Varol nel corso della serata “Thai Boxe Mania”. Per il “Chirurgo” l’appuntamento segnerà anche il ritorno al combattimento dopo l’infortunio alla mano subito lo scorso novembre al Madison Square Garden di New York in occasione delle Glory World Series 2013.
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