Il torneo di Grado a settembre Mesce: «Chance di rilancio»

GRADO
Stop, almeno per il momento, per il torneo internazionale più longevo del Friuli Venezia Giulia: la “Città di Grado Tennis Cup”, infatti, dopo ventidue edizioni consecutive non è andata in scena nella consueta data, l’ultima settimana di maggio, causa la sospensione di tutta l’attività internazionale sancita da Atp, Wta e Itf causa emergenza Covid-19.
«Noi non demordiamo – annuncia il presidente del Tc Grado Cesare Mesce – e speriamo di poter recuperare il torneo magari nel mese di settembre se, come sembra possibile, dovesse riprendere l’attività internazionale, e come sembra probabile, ci fossero alcune date libere causa rinuncia di circoli organizzatori». Lo storico sodalizio dell’Isola del Sole non vuole farsi cogliere di sorpresa «Abbiamo già allestito anche un piano B – continua il responsabile del club gradese – e quindi siamo anche pronti a mettere in campo un torneo open con partecipazione straniera. Vogliamo fermamente non interrompere questa storica manifestazione e, collocandola a settembre, potremmo anche consentire un proseguimento della stagione creando un certo numero di pernottamenti».
«Apprezzo le idee e la voglia di non arrendersi del presidente Mesce – incalza il massimo esponente regionale della Federtennis Antonio De Benedittis – e come Fit Fvg mi adopererò per perorare queste richieste tanto con la federazione internazionale quanto con quella nazionale. In caso del perdurare della sospensione internazionale l’open con partecipazione straniera può essere una soluzione anche per altri tornei importanti ad iniziare da quello di Tarvisio».
Il torneo di Grado, dopo la prima edizione con montepremi di 10.000 dollari nel 1998 vinta dall’austriaca Evelyn Fauth, ha sempre avuto un montepremi di 25.000 dollari e, grazie al calendario che lo colloca nella prima settimana dello Slam del Roland Garros, ha potuto contare sempre su una partecipazione che qualitativamente va ben oltre a quella che si trova negli altri tornei che mettono in palio gli stessi premi. Tanti ricordano Flavia Pennetta ad inizio carriera, nel 1999, Flavia Pennetta, appena diciassettenne, vincitrice della “Hit Tennis Cup Grado”. Poi la “reginetta” dell’Isola del Sole nel 2009 è stata la ceca Karolina Pliskova, vincitrice degli Internazionali d’Italia 2019 e ancor prima n° 1 del ranking Wta fra il 2017 e il 2018. Ultima tennista giovanissima che ha calcato i campi di via Vespucci è stata Jelena Ostapenko, campionessa al Roland Garros 2017, che dopo aver vinto i suoi primi tornei da $ 10.000 a Santa Margherita di Pula nel 2014 chiese una wild card per le qualificazioni di Grado. Il talento della lettone, allora quindicenne, non era sfuggito all’occhio del maestro ed ex giocatore gradese Fabrizio David che aveva previsto un futuro roseo per quella ragazzina. Ostapenko arrivò assieme alla mamma nel cuore della notte e la mattina successiva vinse il primo dei due match di qualificazione per poi arrivare fino ai quarti di finale perdendo in tre set con Kataryna Kozlova, sconfitta poi in finale da Gioia Barbieri. Proprio Barbieri è stata l’ultima azzurra a vincere questo torneo; prima di lei, oltre Pennetta, ci erano riuscite Valentina Sassi (2001) e Maria Elena Camerin (2012). La scorsa edizione è stata vinta dalla quotata slovacca Rebecca Sramkova. Le dichiarazioni dei dirigenti gradesi fanno ben sperare per poter avere, anche nell’anno dell’emergenza Covid-19, una vincitrice di blasone in un albo d’oro già ricco di nomi che hanno scritto pagine importanti della storia del tennis a livello mondiale. —
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