Kueng vince a Wengen la discesa libera accorciata

WENGEN. La Lauberhorn di Wengen è famosa per i suoi massacranti 4.422 metri, la pista più lunga del mondo con una gara interminabile. Ma se per ragioni meteo si taglia il tracciato per più di un...
epa04028705 Patrick Kueng of Switzerland celebrates while walking to the podium after winning the downhill race at the FIS Ski World Cup at the Lauberhorn in Wengen, Switzerland, Saturday, January 18, 2014. EPA/PETER KLAUNZER
epa04028705 Patrick Kueng of Switzerland celebrates while walking to the podium after winning the downhill race at the FIS Ski World Cup at the Lauberhorn in Wengen, Switzerland, Saturday, January 18, 2014. EPA/PETER KLAUNZER

WENGEN. La Lauberhorn di Wengen è famosa per i suoi massacranti 4.422 metri, la pista più lunga del mondo con una gara interminabile. Ma se per ragioni meteo si taglia il tracciato per più di un minuto di gara e si eliminano passaggi difficili e spettacolari come il salto tra le rocce dello Hundschopf, allora è tutta un'altra cosa e la gara diventa solo l'ombra della classicissima dello sci mondiale. È quel che è successo ieri a Wengen dove ha vinto lo svizzero Patrick Kueng con il tempo di 1.32.66, davanti all'austriaco Hannes Reichelt in 1.32.72 ed al norvegese Aksel Svindal, attuale leader della coppa del Mondo, in 1.32.73.

I tre sul podio sono divisi da soli 7 centesimi: un'inezia, dato che solitamente sulla Lauberhorn i distacchi sono decisamente più consistenti. L'Italia puntava moltissimo su questa gara e aveva le carte in regola per una buona prestazione. Invece si è dovuta accontentare del settimo posto di Peter Fill, con il tempo di 1.33.20. Più indietro Werner Heel, 15° in 1.33.51, mentre oltre il ventesimo posto hanno concluso Christof Innerhofer (1.33.80), Silvano Varettoni (1.33.96) e Dominik Paris (1.33.99).

La troppa neve dei giorni scorsi e il vento in quota hanno costretto Fis ed organizzatori a tagliare senza pietà la mitica Lauberhorn, togliendole più di un minuto di gara e facendola partire su un tratto quasi pianeggiante. Il fortissimo accorciamento della pista ha comportato anche spostamenti per i punti di cronometraggio che hanno complicato la vita persino agli efficientissimi organizzatori elvetici e creato anche qualche problema di «orientamento» agli atleti.

Comunque sia, a Wengen si è almeno gareggiato. Peggio è andata a Cortina d'Ampezzo dove la discesa libera donne è stata cancellata: molta neve umida e fondo troppo morbido, al limite della pericolosità, oltre a banchi di nebbia. Si riproverà oggi gareggiando in discesa al posto del programmato supergigante che verrebbe recuperato più avanti. A Wengen, invece, è in programma uno slalom speciale.

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