La Triestina ingaggia il terzino Rapisarda. Milanese: «Boultam? Non lo rimpiazziamo»

TRIESTE Si cercava un terzino ed un terzino è arrivato. La Triestina ha annunciato nella serata di ieri l’ingaggio di Francesco Rapisarda. Il laterale destro arriva a titolo definitivo dalla Sambenedettese e ha sottoscritto con i rossoalabardati un contratto di durata biennale, con scadenza fissata al 30 giugno 2022. Nato a Catania il 4 giugno 1992, 176 cm di statura, Rapisarda viene descritto come un laterale destro di grande duttilità e personalità, in grado di ricoprire l'intera fascia con qualità sia in fase di contenimento che di spinta. Arrivato nel professionismo dal settore giovanile del Catania, ha collezionato oltre 200 presenze in Lega Pro con le maglie di Vigor Lamezia, Lumezzane e Sambenedettese. Dopo tre stagioni e mezzo vissute con i rossoblù marchigiani (123 presenze tra campionato, playoff e Coppa Italia impreziosite da 11 reti e 6 assist) di cui era diventato capitano, Rapisarda è stato strappato dalla concorrenza dell’Avellino.
E mentre la squadra con Carmine Gautieri e il suo staff tecnico sudano a Ravascletto, Mauro Milanese fa un primo bilancio sulla costruzione della squadra che affronterà con ambizioni il prossimo campionato. L’inserimento di Rizzo a centrocampo dà più peso alla linea mediana alabardata. L’acquisto di Di Massimo e il ritorno di Petrella danno garanzie a un reparto avanzato che può contare, oltre alla fantasia di Sarno e alla velocità di Mensah, anche sulla crescita di Gomez e sull’esperienza di Granoche.
Milanese, dopo l’acquisto di Rapisarda c’è ancora da lavorare sull’arrivo di un centrale?
«Abbiamo preso un ottimo terzino destro proprio quando l’Avellino stava per scavalcarmi al momento di chiudere la trattativa. L’introduzione della lista a 22 non agevola certo il nostro lavoro. L’obiettivo è anche quello di lavorare sugli scambi e sono operazioni che dipendono dall’interesse delle altre società e dalla volontà dei giocatori. Comunque ho parlato con tutti i ragazzi attualmente sotto contratto che non rientrano nel progetto. Alcuni si tengono in forma a casa, altri come Cernuto, Steffè e Gatto si stanno allenando solo sul piano atletico. Gautieri sta provando nella parte tecnica un gruppo di nostri giovani che in questo momento possono fare un’esperienza formativa anche se poi saranno destinati altrove. Comunque i nostri giocatori sotto contratto hanno parecchie richieste. Non ho fretta ma le idee su come completare la rosa sono chiare come ben testimoniato dall’acquisto da Rapisarda».
Con l’infortunio a Boultam, la società cercherà un nuovo centrocampista?
«I primi consulti medici dicono che Boultam potrebbe essere pronto tra due mesi. Quel reparto è comunque coperto, quindi non andremo sul mercato. Sul fronte offensivo siamo ben assortiti. Voglio ricordare come Gomez nella passata stagione abbia segnato 7 gol in 9 partite da titolare. Se gioca da prima punta centrale è un giocatore da 14-15 reti».
Per quanto riguarda i centrali Andrea Signorini, che nella sua breve permanenza in alabardato è stato molto apprezzato, è stato messo sul mercato dal Catanzaro. «Sto seguendo anche Andrea: è un ottimo centrale e si è trovato bene a Trieste».
In più la scorsa settimana l’Unione si è assicurata uno dei portieri più apprezzati.
«Abbiamo preso Ioime ben consapevoli delle sue qualità. Ma nessuno deve pensare di avere il posto assicurato. C’è anche Offredi che ha dimostrato di essere un ottimo portiere. Sono dell’opinione che un po’ di sana competizione interna non faccia male a nessuno, anzi».
La campagna acquisti dell’Unione ha anche rafforzato lo staff tecnico di Gautieri con il ritorno di Tommaso Coletti.
«Tommy aveva una gran voglia di intraprendere uno nuovo percorso e la sua grinta, oltre agli stimoli di lavorare alla Triestina, mi hanno convinto che potesse essere molto utile. E mi sembra si sia integrato subito e bene nel gruppo».
Il programma delle prossime amichevoli?
«Oltre al test con la Lazio di sabato organizzeremo un match con la squadra slovena del Tabor di Sesana. Poi faremo sempre le partitelle in famiglia che hanno sempre il pregio di mettere minutaggio nelle gambe di tutti. Del resto è una situazione già sperimentata prima dei play-off e direi che ha offerto sicuramente dei buoni risultati». —
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