Messico e nuvole tedesche Stesi i campioni del mondo

MOSCA. Messico e nuvole per i campioni del mondo in carica: la Germania fallisce clamorosamente l’esordio ai Mondiali di Russia, paga il Hirving Lozano, la stellina del Psv Eindhoven, e ora si trova...
17.6.18, WM 18, MOSCA,GERMANIA-MEXICO 0-1 nella foto: DELUSIONE TEDESCHI
17.6.18, WM 18, MOSCA,GERMANIA-MEXICO 0-1 nella foto: DELUSIONE TEDESCHI

MOSCA. Messico e nuvole per i campioni del mondo in carica: la Germania fallisce clamorosamente l’esordio ai Mondiali di Russia, paga il Hirving Lozano, la stellina del Psv Eindhoven, e ora si trova già davanti a un bivio, dovrà vincerle tutte da qui alla fine del girone per passare il turno, anche se un secondo posto potrebbe significare un clamoroso incrocio già agli ottavi con il Brasile, per una rivincita dello storico 7-1 di quattro anni fa a Belo Horizonte. E lo spogliatoio tedesco lo sa già, come confermano le parole di Oliver Bierhoff, ora direttore generale della Germania: «I messicani sono stati più intelligenti, più aggressivi di noi. Nel secondo tempo è andata meglio, ma non abbiamo messo tanta pressione quanto era necessario. La prossima partita sarà già una finale per noi», ha ammesso il dirigente tedesco.

Lozano, l’uomo partita, è stato pericoloso fin dal primo minuto al Luzniki, anche se al quarto d’ora la Germania va vicina al vantaggio con Moreno che per poco non fa autogol su un cross di Kimmich. Dall’altra parte si vede il Chicharito Hernandez, ma sono i contropiede la vera arma dei messicani. Al 35’ lo juventino Khedira perde un pallone sulla trequarti d’attacco, Hummels manca l’intervento risolutore a centrocampo e Lozano si infila tra Ozil (dribbling a rientrare sul destro) e Muller (tiro rasoterra vincente). Immediata la reazione tedesca: Kimmich si guadagna una punizione davanti all’area, Kroos calcia con ilo destra e costringe Ochoa a salvarsi con la complicità della traversa. Ma il Messico non rinuncia alle sue ripartenze, tanto che poco prima dell’intervallo va vicino al raddoppio con un tiro dal limite di Vela, sul fondo di un soffio.

Nella ripresa ti aspetti una nuova Germania, ma alla fine Low ottiene solo tanto possesso palla, anche perché la prima punta, quel Timo Werner del Lipsia che ha dichiarato di non voler prendere in considerazione le offerte dall’Italia – meno male – non è un centravanti di peso mondiale. La Germania inserisce prima Reus (al posto di un deludente Khedira), quindi il vecchio bomber Mario Gomez e Brandt, il Messico propone il “monumento” Rafa Marquez, al quinto Mondiale. Ha ragione il ct Osorio che si porta a casa i tre punti: «Abbiamo fatto una grande partita, ma è solo la prima. La Svezia sarà un avversario molto difficile per noi». Anche per la Germania il prossimo sabato.

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