Rimpatriata delle Old Star ma si gioca a tavola contando gli scudetti vinti

. Dopo l’Old Star Game di basket, quello di pallamano. Si sono ritrovati a Trieste alcuni dei giocatori che hanno fatto la storia dell’handball locale, ufficialmente per seguire le Final eight di Coppa Italia svoltesi da venerdì a domenica, in realtà per un appuntamento molto più mondano come la cena organizzata da Antonio Pastorelli al Tennis Club Triestino. Più che sul campo, dunque, l’Old Star Game di pallamano si è consumato a tavola. A dettare i ritmi, alzando e abbassando coltello e forchetta, i senatori Oveglia, Schina, Bozzola e Piero Sivini team rinforzato dai triestini Lo Duca, Pastorelli, Luca Sivini, Mestriner e dal massaggiatore Gianlorenzi con un unico straniero, Gintas Vilaniskis, tornato appositamente dalla Lituania con la moglie. Assieme a loro alcuni dei giocatori che, negli anni, hanno fatto la storia di questo sport. Fusina, Guerrazzi, Bonazzi, Barberini, Di Marcello e Tarafino. Difficile contare il numero di scudetti seduti a tavola, ci abbiamo provato ma a un certo punto abbiamo perso il conto.
Cena al Tct, dicevamo, tra scherzi, battute e ricordi quindi la discesa in città per terminare una serata che poi, con il passare delle ore, è diventata nottata. A quasi vent’anni di distanza è cambiato l’aspetto fisico, con qualche capello grigio sulla testa dei giocatori, di certo non è cambiato lo spirito di un gruppo che ha mantenuto la confidenza, la complicità e la grande amicizia che ne hanno fatto, per tanti anni, una squadra quasi imbattibile.
Memorabile l’imitazione che Tarafino ha fatto di Uolter, la boba de borgo. «Per me è un idolo assoluto – ha confessato Alessandro – anche se vivo a Conversano non mi perdo una puntata di Macete». –
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