Rossini: «Oggi voglio dai miei aggressività e convinzione»
TRIESTE. «La partita di oggi ci farà capire dove possiamo arrivare. Aldilà del risultato, mi interessa l'atteggiamento di una squadra che deve mettere in campo convinzione e aggressività». Alberto Rossini, nuovo tecnico di Veroli, inquadra così la sfida di stasera con Trieste. Avventura difficile, ma stimolante quella del "lupo" di Treviglio che ha accettato l'offerta di una società ultima in classifica, ma pervicacemente a caccia della salvezza. «Mi sto trovando bene - racconta il coach - perchè sono un animale da palestra e la possibilità di mettermi alla prova con un gruppo così giovane e disponibile mi piace molto. È chiaro, la situazione non è delle migliori, ma abbiamo davanti tredici partite che dovremo affrontare come fossero battaglie».
Rispetto al match dell'andata, Veroli ha cambiato molto. Oltre alla guida tecnica sono diversi alcuni giocatori. «Radic è arrivato per sostituire Wojciechowski - sottolinea il tecnico - per il resto abbiamo dovuto fare di necessità virtù. L'idea è di valutare bene il potenziale che abbiamo in casa poi, solo se ce ne fosse la possibilità, provare a rinforzare la squadra». Nonostante tutte le difficoltà della formazione ciociara, in casa biancorossa si tende a non sottovalutare una trasferta ritenuta insidiosa. «Trieste è una squadra giovane come la nostra - l'analisi di Rossini - capace di prendere parziali, ma anche di darne. Dovremo stare attenti alla loro energia e alla loro aggressività. Hanno un americano buono e un altro che gioca più per la squadra. E poi c'è Tonut, un talento che ha grande tecnica individuale e che penso sia davvero pronto per il salto di categoria». Un’ultima curiosità su Davide Cantarello, ex compagno di squadra che avrebbe potuto diventare assistente di Rossini. «Avevo chiesto a quel somaro del Canta - conclude Alberto scherzosamente - di venire a darmi una mano. Conosco la serietà della persona, so come lavoro e so quanto un giocatore esperto come lui avrebbe potuto darmi. Purtroppo mi ha detto no, ma spero che anche Davide abbia presto la possibilità di mettersi alla prova sul campo».
Lorenzo Gatto
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