Torna la Cavalcata carsica da Pesek fino a Jamiano
TRIESTE
Qualcuno la definisce «un rito», «un omaggio al nostro Carso». Non è una gara, non ci sono pettorali e nemmeno una classifica vera e propria. Niente ristori, nessuna indicazione sul percorso. Un’unica certezza, una convocazione non scritta. La prima domenica di dicembre, da ventitre anni a questa parte, ci si ritrova presso il parcheggio dell’ex albergo «Touring» di Pesek per prendere parte alla «Cavalcata carsica», l’attraversamento del sentiero Cai numero 3 che dall’abitato di Pesek, appunto, porta a Jamiano, paesino sul vallone di Gorizia. Si tratta di un percorso affascinante, da percorrere quasi interamente su sentieri sterrati e carrarecce. Raggiungere Jamiano, se il meteo è inclemente, diventa un’impresa. Significa inserire il proprio nome nell’elenco di quelli che ce l’hanno fatta, che hanno percorso in autonomia i 53 chilometri del tracciato, con i suoi 1400 metri di dislivello. Si corre sul Cocusso, sull’Orsario, sul Lanaro, sul Monte dei Pini e sull’Hermada. Da una parte la Slovenia e l’inconfondibile sagoma del Monte Nanos, dall’altra si può intravedere il mare, giunti nei pressi dell’Hermada. L’altro anno le persone a piedi sono state 128, record dell’evento, mentre gli amanti delle due ruote a prendere il via sono stati 44. (l.s.)
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