Triestina, il presidente Zelenović: «Investimenti solidi, pronti anche alla D»

È iniziata l’era Zelenović, nuovo presidente croato-americano della Triestina. Non chiaro il futuro di Menta e Stella: le dichiarazioni

Antonello Rodio
Tom Zelenovic in conferenza stampa (Lasorte)
Tom Zelenovic in conferenza stampa (Lasorte)

«Voglio guadagnare la fiducia della piazza non con le parole, ma con i fatti. Per cui non faccio nessuna promessa, se non quella di lavorare duro e impegnarsi al massimo con professionalità. Ma garantisco un futuro stabile al club».

Il nuovo presidente della Triestina, Tom Zelenović, si è presentato al Rocco in una conferenza stampa dalle caratteristiche un po’ anomale (solo una domanda a giornalista presentata già la sera precedente), spiegate con il fatto che l’uomo d’affari americano di origine croate non parla italiano.

Eleganza e mistero

Elegante, serio, riservato, glaciale e sintetico nelle risposte, Zelenović non ha svelato molto ma soprattutto ha continuato a conservare un alone di mistero sulla sua figura: «Chi sono io? Non è importante. Qui abbiamo l’obiettivo comune di ricostruire questo club ed è per questo motivo che sono qui, questa è la cosa più importante».

E anche il suo unico precedente sportivo, ovvero l’esperienza con il club sloveno del Domžale da dove se n’era andato dopo che i debiti si erano rivelati nettamente superiori a quello che gli era stato prospettato, lo liquida in due parole: «Questa è una cosa che esula totalmente dalla Triestina e le situazioni sono totalmente differenti. Io sono qui per lavorare per la Triestina».

Investimenti solidi

Per il resto Zelenović, oltre a confermare che House of Doge rappresenta il maggior investitore all’interno di Lbk, ha insistito sul fatto che si tratta di un investimento a lungo termine e quindi ha chiesto pazienza, ma ha anche rassicurato sulla puntualità dei pagamenti per la stagione in corso e su un futuro decisamente più solido per il club.

«La natura dell’investimento è solida – dice il nuovo presidente – quindi su questo posso dare delle precise garanzie, anche perché il focus è a lungo termine per cui non ci sono dubbi che i soldi immessi e quelli che arriveranno saranno proporzionati all’investimento pianificato, garantendo un futuro stabile per il club. La strada è lunga e appena iniziata, ma c’è la convinzione di costruire qualcosa degno di questa società».

Menta e Stella: nessuna risposta

Nonostante le precise domande sull’argomento, non è arrivato nessun chiarimento ma solo risposte generiche invece sulle posizioni future nella società di Alex Menta e Sebastiano Stella, mai citati da Zelenović: «Al momento posso solo dire che cariche e ruoli saranno rivestiti dalle persone più adatte, persone che garantiscano massima professionalità e impegno e prendano decisioni responsabili».

Con una precisazione però non banale: «Sono state fatte delle profonde analisi della situazione, sono più che consapevole che nell’ultimo anno ci sono state delle problematiche di un certo tipo. Le mancanze che abbiamo riscontrato non sono dipese esclusivamente da carenza di competenza e di relazioni».

Apprezzamento per i tifosi

Per quanto riguarda i tifosi e su un necessario tentativo per un loro riavvicinamento, il presidente della Triestina risponde così: «Io rispetto i tifosi e apprezzo la loro passione, come anche le critiche e le loro prese di posizione. Il primo step basilare per ridare immagine alla piazza è stato quello di intervenire con una cospicua iniezione di denaro, ripianare i debiti e salvare il club che era in una situazione difficile e delicata».

«Poi c’è il fatto che c’è un nuovo board, che è solo all’inizio del lavoro ma è già partito, con alcuni passaggi magari non evidenti pubblicamente ma comunque importanti per il presente e il futuro della società. Prenderemo decisioni responsabili e mi auguro che questo sia tangibile e percepito dalla piazza. Non voglio fare promesse, vogliamo riguadagnare la fiducia di piazza e tifosi non con le parole ma con i fatti».

Avanti anche in Serie D

Un’eventuale retrocessione in serie D cambierebbe qualcosa? Zelenović assicura di no: «Speriamo di salvarci, ma nel caso di serie D non cambierà la presenza del nuovo board e la valenza del nostro investimento a Trieste che non ha valenza solo per il club, ma anche per la città e la comunità, qualsiasi cosa succeda in campo».

E il presidente nel futuro vede anche una rinascita del settore giovanile ora distrutto: «Questa è una perdita che ha portato profonda tristezza e disappunto. L’intenzione è di riformare il settore nel modo giusto e con le persone giuste, dando loro la possibilità di lavorare nelle migliori condizioni per poter ricostruire un settore giovanile strutturato come si deve»

 


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