Triestina calcio alla ricerca di attaccanti
Il mancato arrivo di una punta rischia di compromettere la rincorsa della Triestina. La speranza arriva dagli svincolati

E adesso come fa a segnare (e a vincere) la Triestina? È la domanda che si sono fatti un po’ tutti lunedì sera, quando è suonato il gong del calciomercato. Perché la necessità primaria dell’Unione era rinforzare un attacco che ha un’oggettiva carenza numerica, eppure non si è riusciti a far niente.
Molte delle speranze di rimonta potrebbero essersi infrante in quel ritardo con cui si è depositato il contatto di Riccardo Tonin, un buonissimo attaccante che stava arrivando dal Pescara, ma pare che la società abruzzese abbia tentennato troppo prima di dare l’ok. E comunque stava alla Triestina risolvere prima una questione così fondamentale.
Occhio agli svincolati
Ora però non tutto è finito: la Triestina può, anzi deve, ricorrere al mercato degli svincolati. Certo c’è un motivo se una punta si trova al momento senza società, ma qualche jolly potrebbe essere comunque pescato. E in ogni caso qualcuno deve per forza arrivare, anche non di primo piano, perché affrontare un girone di andata (poi si potrà agire nel mercato invernale, ma potrebbe essere troppo tardi) con il solo Vertainen attaccante di ruolo è impossibile.
Segnare per vincere
Non a caso, alla fine della gara con il Lecco il tecnico Geppino Marino ha sottolineato come finora abbia pensato soprattutto a dare equilibrio e compattezza, ma ha anche ribadito come stia cercando di trasmettere alla squadra la mentalità di riempire di più l’area e buttarsi dentro con maggior convinzione. Anche perché la Triestina deve recuperare tanti punti e le vittorie sono necessarie. Ma se non si segna, vincere diventa un’impresa titanica.
Solo Vertainen
Ma bisogna fare i conti anche col materiale a disposizione: l’unico attaccante è appunto Vertainen, che fra l’altro non è proprio una prima punta e fa grande fatica giocare spalle alla porta. In appoggio al finlandese sabato c’era D’Urso, che le punte dovrebbe innescarle e invece si è trovato (per fortuna) lui a fare gol contro il Lecco.
Insomma il problema della rete non è risolto e rischia di essere il macigno tombale alle speranze di salvezza. Tralasciando per il momento la grave situazione in attacco, per il resto invece, considerate le condizioni in cui si è fatto mercato, il bilancio può essere accettabile. Sono rimasti Ionita, D’Urso, Moretti e Tonetto che a più riprese erano considerati in uscita. A centrocampo via Braima è arrivato Alessandro Louani, un profilo sicuramente valido.
Difesa rinforzata
La retroguardia invece si è rinforzata: è arrivato Tommaso Silvestri, uno dei principali artefici della salvezza della scorsa stagione, che porta esperienza e personalità al reparto; c’è un portiere come Filippo Neri che può giocarsi il posto con Matosevic; e possono dare una mano (anche come possibili quinti) l’esterno sinistro Francesco D’Amore (che può giocare anche centrale) e Alessandro Silvestro, laterale destro per il quale ieri, come avevamo anticipato, è arrivata l’ufficialità con un accordo biennale. Silvestro è un classe 2002 che ha frequentato le giovanili di Romulea e Inter (24 presenze l’anno dello scudetto Primavera 2021/22 sotto la guida di Cristian Chivu), poi in serie C ha giocato con Pro Vercelli, Montevarchi, Fiorenzuola e Foggia. Da registrare la partenza in prestito al Venezia del giovane classe 2008 Matteo Izzo. —
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