Triestina Calcio, si ferma Vertainen: col Renate è emergenza in attacco
Con l’infortunio al finlandese, a Marino resta il solo Faggioli. Si va verso il 3-5-1-1 con D’Urso in appoggio alla punta

Sarà una Triestina in piena emergenza offensiva quella che ospita il Renate allo stadio Rocco (arbitra Rispoli di Locri). Del resto il settore di attacco della squadra alabardata è così striminzito che basta un’assenza a far scattare l’emergenza, tanto più grave per il fatto che riguarda Vertainen, ovvero l’attaccante di spicco dell’Unione, quello che finora ha realizzato 3 dei 6 gol segnati dalla squadra di Marino.
Tocca a Faggioli
Quindi inutile girarci attorno: per l’organico attuale quella di Vertainen è un’assenza pesantissima, fra l’altro dalla durata ancora ignota, come spiega il mister alabardato Marino: «Faremo gli accertamenti a inizio settimana, vedremo quali saranno i tempi di recupero. Del resto il timore con queste partite ravvicinate era proprio quello di avere qualche infortunio. Rientra però Pedicillo. Gli altri sono tutti disponibili, la settimana è stata intensa ma in linea di massima stanno tutti bene».
Insomma l’attacco alabardato si affiderà totalmente a Faggioli, con l’eventuale contributo nel finale del giovane Kljajic e Okolo richiamato dalla Primavera. Dietro alla punta dovrà giostrare D’Urso, poi forse Kiyine o Gunduz.
La questione tattica
Quella di domenica sarà la terza partita in sette giorni, è ovvio che c’è un po’ di preoccupazione sul fronte stanchezza, ma il vero allarme è che finora la Triestina ha sempre subito gol, anche se va detto che nelle ultime partite la squadra ha rischiato molto di più rispetto alle prime. Secondo il tecnico alabardato, però, non si tratta tanto di riflettere su un ritorno alla difesa a tre con un centrocampo a cinque, quanto di un atteggiamento che è mutato rispetto alle prime gare.
«Più che il centrocampo - dice Marino - nelle prime uscite si era infoltita maggiormente la difesa, in mediana con il sistema utilizzato nelle ultime gare col trequartista si aveva un centrocampista in più. Nelle partite di inizio campionato stavamo maggiormente coperti cercando di soffrire il meno possibile, recuperando poi qualche giocatore di qualità stiamo cercando adesso anche di fare la partita, perché è vero che vanno recuperati punti ma se non si gioca per vincere è dura raggiungere questo obiettivo».
Modulo in dubbio
Sta di fatto che resta il dubbio, al di là dell’impiego dei singoli: difesa a tre e centrocampo a cinque, o 4-3-2-1 con l’impiego eventuale di Gunduz accanto a D’Urso dietro a Faggioli? Lo scopriremo soltanto sul campo. La ricetta di Marino per fare risultato, comunque, esula dalla tattica: «Contro una squadra tutta dietro la linea della palla, qualche ripartenza la becchi sia che giochi a quattro sia a cinque. È piuttosto una questione di attenzione in alcune situazioni di gioco, di atteggiamento, la cosa importante che ho detto ai ragazzi è di continuare a credere nel percorso e nel processo che stiamo avendo, prestando maggiore attenzione a degli episodi che possono fare la differenza».
Renate arrabbiato
Di fronte un Renate che era partito bene, ma che in settimana è stato battuto a sorpresa in casa dall’Ospitaletto. Marino è sicuro però che la squadra di Foschi avrà già dimenticato l’episodio negativo: «Ogni partita ha una sua storia, come noi abbiamo resettato la gara con l'Inter U23, anche il Renate avrà fatto lo stesso: affronteremo una squadra arrabbiata e che perdendo l'ultima in casa avrà voglia di rifarsi. Noi dobbiamo avere motivazioni superiori alle squadre che ci troviamo di fronte. Qualsiasi sia la motivazione che spinge gli avversari ad andare forte, la nostra deve essere maggiore e dobbiamo andare più forte di loro».
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