Zanmarchi: "La mia verità su Ufm e Unione 2012"

TRIESTE La versione di Giorgio Zanmarchi. Il rappresentante del gruppo di imprenditori interessati prima alla Triestina e poi a costruire con l'Ufm Monfalcone un polo calcistico con la D a Trieste, esce allo scoperto con una lettera aperta. «Scrivo perché ho preso visione di quanto riportato negli scorsi giorni in relazione alla trattativa tra il gruppo imprenditoriale da me rappresentato e l'Ufm del presidente Brugnolo.
Mi è molto spiaciuto leggere ciò che sarebbe stato dichiarato su di me dal presidente Brugnolo, che ho conosciuto come persona appassionata ed entusiasta e che mi era sembrato, al pari dei suoi collaboratori, molto interessato al progetto che gli avevamo sottoposto per la creazione di una grande realtà calcistica che coinvolgesse l'area di Bassa Friulana, Monfalconese e Trieste, puntando ad una crescita di settore giovanile e di prime squadre attraverso un impegno quinquennale.
Ci sono stati incontri nei quali ci siamo sempre dimostrati disponibili al dialogo ed aperti a ogni tipo di suggerimenti, consci che recuperare il grande calcio a Trieste tramite il Monfalcone doveva passare necessariamente attraverso l'unione di due grandi tradizioni calcistiche e non con l'eliminazione di una di esse.
Per questo motivo, nell'ultimo incontro, era stato sottoscritto da me e da Brugnolo un accordo condizionato al verificarsi di alcune condizioni: da un lato, la disponibilità dell'amministrazione monfalconese a concedere l'uso e la gestione degli impianti; dall'altra, l'accordo con i tifosi giuliani per l'utilizzo anche del marchio della Triestina e con l'amministrazione triestina per l'uso dello stadio Rocco per le sole gare.
Ognuna delle due parti si è impegnata a verificare un tanto per poi passare alla stesura definitiva dell'accordo e alla pianificazione vera e propria con predisposizione degli organigrammi e dei necessari budget per le stagioni.
Rimango convinto della bontà di un progetto proiettato nel futuro e mi spiace molto che non sia stata colta appieno la sua novità e le sue opportunità: Monfalcone ha strutture di ottimo livello e facilità di trasporti che possono portare a creare una "cittadella dello sport" funzionale alla crescita di un settore giovanile importante; mentre Trieste è una naturale sede per il calcio di primo livello.
Non ci sto a essere additato come quello che usa gli altri: la mia storia personale smentisce questa assurda accusa!
Posso essere anche stato precipitoso nel rispondere alle domande di un giornalista, ma ciò che era stato riportato è sostanzialmente vero. Se avessimo voluto "usare" l'Ufm, non ci saremmo presentati all'incontro con tanto di commercialista e alla presenza di un legale per la fattibilità del piano.
I segnali che sono giunti da Monfalcone sono molto negativi e devo ritenere che, ormai, quella disponibilità di Brugnolo non c'è più. Mi chiedo però, sul piano sostanziale, che cosa sia cambiato dalla settimana dell'accordo ad oggi (anzi da giovedì 4 a venerdì 5 giugno!).
Rispetto comunque quella che sarà la decisione del presidente Brugnolo che ringrazio comunque per l'attenzione al nostro progetto e al quale auguro le migliori fortune per la prossima stagione, anche se, alla luce di quanto successo, devo cominciare a pensare che ad essere "usato" sono stato io!
In conclusione, vorrei correggere un'inesattezza del presidente Pontrelli, il quale ha sostenuto di non aver ricevuto alcuna offerta da parte mia: ho dato la disponibilità a verificare la situazione economica della Triestina presso avvocato di sua fiducia in Trieste.
Mi è stato risposto che la società non era in vendita, perché sarebbe entrato un nuovo forte socio. Preso atto di un tanto, non ho continuato nel contatto, pur rimanendo a disposizione, in tempi ragionevolmente brevi, per riaprire la trattativa.»
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