Aperitivi “personalizzati” per Go!2025: le novità dell’AmeriGO e del GOriziano
La curiosa iniziativa lanciata dalla Ciemme liquori (attiva dal 1948) con la collaborazione di alcuni baristi cittadini

«Un Americano, per favore». «Io prendo uno spritz, grazie!». Sono frasi e ordinazioni tra le più comuni, tra quelle che potrebbe ascoltare in un qualsiasi bar di una qualunque città in Italia, e non soltanto, all’ora dell’aperitivo. Beh, a Gorizia e dintorni presto ci si potrà abituare a sentir chiedere qualcosa di diverso, da un “AmeriGO” ad un “GOriziano”, ad esempio, grazie all’originale iniziativa di marketing territoriale lanciata dalla sinergia tra una storica azienda goriziana e diversi esercenti del capoluogo.
L’azienda è la Ciemme Liquori, attiva fin dal lontano 1948, dal ‘90 di proprietà della famiglia Brasca e con un mercato che oggi copre tutta l’Italia e moltissimi paesi i Europa, Nord America e Nord Africa. Negli anni la Ciemme, che ha sede in via Gregorčič e occupa 24 dipendenti, si è specializzata nei prodotti di base da miscelare per dar vita ad aperitivi, alcolici e anche analcolici, e in occasione di Go!2025 il suo presidente Vittorio Brasca ed il figlio Giacomo (che è responsabile d’area Nordest) hanno pensato ad un progetto che potesse contribuire a valorizzare il nome e le peculiarità del territorio.

«La città oggi è piena di turisti, e spesso questi turisti hanno piacere di frequentare i locali di Gorizia per un aperitivo o una sosta rinfrescante – spiegano Vittorio e Giacomo -. Perchè allora non offrire loro qualcosa di veramente goriziano, nel prodotto e nel nome? Qualcosa che potesse incuriosire e contribuire a rendere autentica la loro esperienza?».
Di qui la sinergia con gli esercenti del capoluogo che già sono clienti dell’azienda, e che in molti casi (almeno una decina al momento) hanno già colto la sfida. Così il classico Spritz realizzato con il preparato “Aperitif” diventa semplicemente il “GOriziano”, l’Hugo Spritz trova la sua declinazione territoriale nel “SambhuGO”, e l’intramontabile Americano diventa “AmeriGO”. Viene realizzato con il Vermouth rosso della Contea che la Ciemme ha chiamato “Mainardo”, come omaggio ai Conti di Gorizia, appunto. Sulla carta non fa una piega, ma alla prova dei fatti, o meglio del bicchiere, qual è il riscontro dell’iniziativa? A raccontarlo sono gli stessi baristi.
«Noi stiamo partendo, abbiamo sposato con convinzione questa proposta che può renderci più attrattivi incuriosendo il visitatore – racconta Sara Godeas, titolare del Bar Mazzini 1 di via Mazzini -. Sempre più i turisti oggi si sono resi conto che oltre alla bellezza e alla storia del luogo che visitano, possono scoprire qualcosa di un territorio nei suoi prodotti. Questo può avvenire ovviamente con il cibo e, specie nella nostra terra, attraverso i grandi vini. Ma anche un cocktail può contribuire a raccontare e promuovere una città».

Nell’elenco delle proposte del Bierkeller di via Lantieri compare già da un po’ l’AmeriGO, e il riscontro è stato per certi versi sorprendente. «Non ce lo aspettavamo, essendo essenzialmente una birreria, ma devo dire che intriga molto, sia i goriziani che i turisti – assicura il titolare Daniele Gratton -. Grazie alla Capitale della cultura abbiamo notato un incremento delle presenze almeno del 30%, in arrivo soprattutto dall’Austria e da tutta Italia, e molti sono interessati ad assaggiare qualcosa di strettamente locale. Ecco dove risiede il valore dell’iniziativa: anche così possiamo tutti dare un contributo all’immagine di Gorizia e del territorio». —
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