Il comitato No Ovovia attacca: “I fondi per la cabinovia li pagano i triestini”
“Si è cominciato raccontando che il progetto non sarebbe costato un euro ma era una delle tante bugie. Siamo pronti a nuovi ricorsi”

"Si è cominciato raccontando che la cabinovia alla collettività triestina non costerà un euro, con i fondi tutti a carico della comunità europea. Siamo arrivati al punto che i fondi li pagheranno invece i triestini, una delle tante bugie, oltre ad ambiguità, cose non dette e altre pasticciate". Lo ha detto William Starc, portavoce del Comitato No Ovovia, che si batte contro il progetto della cabinovia voluto dal Comune a Trieste.
"Bisogna assumersi le responsabilità per quello che non è stato fatto e per quello che è stato fatto male - ha proseguito Starc - e dire basta. Faremo comunque altre domande all'amministrazione comunale, perché noi crediamo nella trasparenza e nella partecipazione. Sappiamo ad esempio che il dirigente responsabile farà richiesta al Ministero per i 13 milioni del 'fondo Opere', fondo che però parla di opere indifferibili.
Allora ci chiediamo, la cabinovia è ancora un'opera indifferibile? È scontato che il Ministero ci darà ulteriori 13 milioni? E se questi milioni non arriveranno?".
Il comitato si dice pronto anche ad avviare nuovi procedimenti dopo quello al Tar, "la delibera della Corte dei Conti sul ponte di Messina - aggiunge Starc - ci dà degli spunti, anche per fare ulteriori ricorsi. Parlo ad esempio delle alternative di trasporto, che qui da noi sono state liquidate dicendo che il tram in Porto Vecchio non si può fare perché non c'è spazio, ma, anche in questo caso, le cose non stanno proprio così".
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