Con la paghetta mensile penalizzati tre eletti ma in 35 ci guadagnano
Diffusi i dati totali dei gettoni 2018 ma dal primo gennaio il sistema è cambiato. Porro, Poropat, De Gioia incasseranno meno. La spesa sale di 176 mila euro

Lasorte Trieste 17/08/13 - Piazza Unità, Municipio
TRIESTE Solamente tre consiglieri comunali ci rimetteranno, per altri due cambierà poco mentre per 35 ci sarà un discreto incremento dello “stipendio”. Dal primo gennaio il Consiglio è passato dal sistema a gettone, con una indennità di presenza di 104 euro lordi, a una paghetta mensile che al lordo è di 1.220 euro per un totale di 14.640 euro annui.
Gli uffici comunali avevano stimato una spesa complessiva superiore – con il passaggio da una modalità all’altra – di circa 100 mila euro, in realtà il dato è più alto alla luce anche degli ultimi numeri pubblicati ieri dal Comune sul proprio sito e relativi alle indennità di presenza del 2018.
Lo scorso anno i 40 consiglieri, il 41esimo è di diritto il sindaco Roberto Dipiazza che percepisce però una indennità di funzione lorda in quanto primo cittadino, avevano incassato complessivamente 409.463 euro. Con il nuovo sistema invece andranno a percepire a fine anno in tutto 585.600 euro con un saldo di +176.137 euro. Anche rispetto al 2017 le cifre sono più alte visto che due anni fa la spesa complessiva era arrivata a 521.796 euro. La “paghetta” è stata calcolata attraverso la media della somma della spesa degli anni 2015, 2016 e 2017. Il dato è stato influenzato al rialzo dal 2015, l’ultimo anno pieno della giunta Cosolini in cui erano cambiati gli equilibri all’interno dell’aula con nuovi gruppi e dunque più consiglieri impegnati nelle commissioni, visto che ognuno dei partiti doveva avere almeno un rappresentante durante i lavori. A questo si aggiunge anche l’attività particolarmente intensa per l’approvazione dei piani regolatore e del traffico, quindi con una quantità di lavori superiore alla media.
Venendo al paragone 2018-2019 sono tre i consiglieri che ci rimetteranno: Salvatore Porro che ha incassato 17.680 euro, seguito da Maria Teresa Bassa Poropat con 17.576 euro e infine Roberto De Gioia con 16.172. Per Poropat e De Gioia, in ogni caso, il motivo di un risultato così alto era legato al fatto di essere gli unici rappresentanti in aula del proprio partito, con la necessità quindi di partecipare a tutte le commissioni. Per il primatista Porro invece la spiegazione è legata al fatto che il collega di partito Claudio Giacomelli, anche in quanto consigliere regionale, non riusciva a presenziare a molti incontri. Per quest’ultimo in realtà cambierà poco: in qualità di consigliere regionale non percepiva e non percepirà alcun contributo dal Comune. Restano quasi invariati invece lo “stipendio” di Fabio Tuiach (Gruppo misto), che lo scorso anno si è fermato a 14.560 euro, e quello del leghista Michele Claudio con 14.352 euro.
Nella tabella compaiono anche i consiglieri fuoriusciti come Paolo Polidori, passato poi a fare il vicesindaco e sostituito da Radames Razza, Roberto Cosolini, andato in Consiglio regionale e sostituito da Sabrina Morena, e Antonio Lippolis, rimpiazzato da Monica Canciani dopo il salto in Regione.
Il nuovo regolamento prevede comunque delle penalizzazioni: 1/20 di decurtazione dello stipendio nel caso in cui il consigliere non partecipi a una seduta di una delle due commissioni obbligatorie. Anche i “monocellulari” hanno dovuto scegliere, con la possibilità ovviamente di poter partecipare comunque a tutte le commissioni. —
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