Farra, 19 famiglie “assolvono” la maestra

Restano in tre ad accusarla. Riunione a porte chiuse in municipio dei genitori coinvolti, presente sindaco, preside e parroco
Bumbaca Gorizia 10.02.2017 Scuola elementare Farra © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 10.02.2017 Scuola elementare Farra © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

FARRA D'ISONZO. «Non sei sola». Quasi tutte le famiglie degli alunnni che frequentano la quarta classe della scuola elementare “Riccardo Pitteri” di Farra si schierano dalla parte della maestra indagata per maltrattamenti nei confrionti di minori.

La maestra delle sberle difesa dai genitori
Bumbaca Gorizia 10.02.2017 Scuola elementare Farra © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Fanno quadrato firmando una lettera nella quale esprimono solidarietà nei confronti di quella che per loro resta un'educatrice seria e non certo quel mostro capace di creare il terrore tra i bambini dipinto dalle indagini della Procura della Repubblica di Gorizia.

La lettera - il cui testo è riportato integralmente in questa pagina - è stata letta lunedì sera da una mamma nel corso di un incontro avvenuto in municipio.

Inizialmente sottoscritta da 18 delle 22 famiglie che hanno bambini inseriti nella classe dove insegnava la maestra (ledicatrice è stata rimossa dall’incarico con specifico provvedimenti della magistratura) è stata poi firmata anche da una delle due coppie che inizialmente aveva preferito astenersi.

In un clima dove l'emozione e l'emotività sono apparse comprensibilmente palpabili fin dal primo momento, oltre ai genitori della “Pitteri” e ai rappresentanti dell'amministrazione comunale farrese, alla riunione hanno partecipato la dirigente scolastica, Eleonora Carletti, e il parroco del paese, don Stefano Goina.

«Farra non è la capitale della brutalità»

Per la delicatezza del tema trattato, le famiglie hanno chiesto al sindaco Alessandro Fabbro che la discussione avvenisse a porte chiuse.

La lettera La gratitudine nei confronti della maestra per tutto ciò che ha fatto nel corso dei quattro anni trascorsi con i loro figli (gli alunni sono seguiti dalla docente sin dalla prima classe elementare) e l'amarezza nei confronti delle persone che hanno agito in maniera impulsiva senza rendersi conto delle conseguenze per i bambini sono, forse, i passaggi più significativi della lettera scritta dei genitori.

Nel testo indirizzato direttamente all'insegnante, le famiglie parlano di "una ferita profondissima «causata da battaglie personali e ricordano che i loro figli non vogliono più tornare a scuola perché, a scuola, non c'è più la loro maestra, quella che ha insegnato loro valori come, appunto, il rispetto per gli altri e la verità».

«Scuola di Farra, sberle prassi normale»
Bumbaca Gorizia 10.02.2017 Scuola elementare Farra © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Bambini Da qualunque punto di vista si guardi la vicenda, i bambini finiscono sempre per essere le vere vittime perché, loro malgrado, la storia li travolge comunque. Più che terminato - secondo i genitori -, venerdì l'incubo è, infatti, solo iniziato. Il fine settimana è stato per tutti un calvario.

Come spiegare la situazione ai bambini? Come rispondere alle loro domande? Come gestire la loro emotività? Se da una parte le omissioni non sono una soluzione, dall'altra c'è una verità ancora tutta da dimostrare perché indagato non equivale a colpevole.

Se però il week-end è stato duro, il ritorno a scuola è stato anche peggiore. "Questa mattina (lunedì mattina, ndr) per i bambini è stata difficile. In classe i nostri figli hanno tutti pianto". Facendo fronte comune le 19 famiglie firmatarie ritengono che la situazione avrebbe dovuto essere gestita in modo diverso da parte di tutti.

Ceffoni ai bambini, sospesa maestra isontina

La scuola La dirigente scolastica, Eleonora Carletti, ha ricordato che a lei non è mai stato manifestato alcun tipo di malessere da parte dei genitori nei confronti della maestra e che, come tutti, anche lei si è trovata di fronte al fatto compiuto. Con la sospensione dell'insegnante, ora si apre la questione della supplenza.

Per individuare una persona in grado di proseguire le lezione, ieri la preside ha incontrato gli insegnanti. Il problema è che, a questo punto dell'anno, è difficile trovare un sostituto o una sostituta. Al di là di tutto, la maestra sospesa aveva un'esperienza didattica che nessuno ha mai messo in discussione e che, anzi, è stata messa in evidenza nella lettera delle famiglie.

Per la dirigente della scuola “Pitteri” chi accetterà l'incarico dovrà, dunque, impegnarsi a proseguire un percorso didattico già impostato e dovrà farlo con professionalità. Se le cose dovessero andare come tutti auspicano, la soluzione potrebbe essere trovata già domani.

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