Gorizia: Ribaudo, un passato da pornoattore

La pista era calda, ma così calda che accanto agli indizi raccolti, con un tocco di magia degno del miglior Silvan, una manina ignota ha fatto spuntare fuori un dvd un po’ consunto ma ancora leggibile. Prima della notizia un avviso: dalle prossime righe la lettura è sconsigliata a minori di anni 14 (se non accompagnati).

E ora finalmente veniamo al sodo. Cosa c’era nel dischetto di così pruriginoso? In un'atmosfera tipicamente vintage, c'è un aitante giovanotto alle prese con una signora ignuda in cerca di tanto affetto. Forse è meglio stendere un pietoso velo. Non sulla signora però che sembrava brava..., sulla sceneggiatura.

Lui non è proprio John Holmes (pace all’anima sua), semmai è il Rocco Siffredi dell’Alto Isonzo, fra poco dell’Uti. Del resto con un nome così lungo e pomposo (pomposo senza doppi sensi...) Ettore Guido Basiglio Ribaudo, 49 anni, già candidato sindaco per il centrodestra a Cormons e Gradisca (sempre trombato ma il termine politicamente ci sta) e componente (non membro) del Dipartimento nazionale cultura di Fi, non poteva avere una vita banale. Semmai esagerata, alla Blasco.

Sentinella del centrodestra per l'Isontino dove fa opposizione dura alla giunta Patat (rieccoci coi doppi sensi ma è tutto vero e documentabile) pur non sedendo in consiglio comunale, il Basiglio Ribaudo di mestiere fa il consulente aziendale per una società di brokeraggio, conduce una vita regolare, ha una compagna da tempo. Mai nessun pettegolezzo prima d’ora sulla sua vita privata. Anzi, a Cormons preferisce occuparsi di illuminazione a led piuttosto che di luci rosse se guardiamo i suoi interventi politici.

Laureato in scienze politiche all’università di Canterbury, ha fatto le scuole elementari dalle suore. Niente male per un ex pornoattore. Mascella volitiva, fisico ancora atletico, vestito in maniera sportivo-elegante (predilige camicie Brooksfield portate fuori dai pantaloni), Ribaudo era restio a parlare della sua prima vita, quella che teneva sepolta in cantina.

«Il partito non era d’accordo che tirassi fuori questa storia. Qui in Italia per motivi religiosi o pseudo-morali molti fanno gli ipocriti, amano dio e fregano il prossimo. Il porno? Non mi pento, sì certo li ho fatti. Perchè? Mi piaceva, era un divertimento, un piacere, avevo l’età giusta e si guadagnava qualche soldino. Alcuni amici fiorentini mi avevano introdotto nell’ambiente». Nella sua carriera ha collezionato oltre una decina di film sull’asse Roma-Firenze-Budapest, il triangolo del sesso, dove ha conosciuto le grandi star del cinema a luci rosse.

«Tuttavia preferirei di gran lunga parlare del mio impegno politico e sociale nel Cormonese ma anche a livello nazionale. Questo è il passato, la mia gioventù. Nel 2014, per esempio, sono stato relatore alla Camera per un disegno di legge sull’accesso al credito, ora mi sto battendo per il Mib di Cormons, ho scritto anche a Serracchiani assieme a Ziberna. Lavoro per il territorio...»

Ma il palermitano Basiglio Ribaudo come ci è arrivato da queste parti? «Sono approdato nell’Isontino nel 1987 come ufficiale di complemento di fanteria. Mi sono fermato tre anni e mezzo, ho fatto anche diverse missioni all’estero. Qui ho anche sposato una catanese ma il matrimonio è presto finito e dieci anni più tardi mi sono sistemato a Cormons in pianta stabile dove ho messo sù famiglia».

Adesso che ha vuotato il sacco la sua vita non sarà più la stessa, le donne magari di soppiatto lo guarderanno con altri occhi e gli uomini lo osserveranno con malcelata invidia mista al rispetto di chi nella vita non ha girato certo film come “Sotto il vestito niente”. Non lo avrebbero mai scritturato.

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