Gorizia punta decisa sulla videosorveglianza In arrivo 35 telecamere
Si aggiungono alle ottanta già operative nei punti sensibili e in tutte le scuole. L’assessore De Sordi: «Potenziati soprattutto i dispositivi di lettura delle targhe»

Ottanta, complessivamente, già ci sono. E, nel computo, rientrano le telecamere installate nei punti sensibili della città (22 in tutto, comprese due per la lettura delle targhe delle auto di passaggio). Poi, ci sono quelle che sorvegliano gli edifici che erogano servizi per le fasce deboli (36) e gli impianti all’esterno delle scuole primarie e medie inferiori (22).
A tenere la contabilità è il comando della Polizia locale che ha redatto un report, messo a disposizione del Piccolo dall’assessore comunale alla Sicurezza, Francesco del Sordi. Ma il resoconto non è soltanto una fotografia degli impianti di videosorveglianza già esistenti e operativi ma illustra (come compare nel grafico a fianco) anche le nuove “postazioni di progetto”.

La strategia
«La filosofia di base, fondamentalmente, è questa: la Polizia - spiega lo stesso Del Sordi - ci ha chiesto di monitorare, con gli impianti di lettura targhe, le zone in prossimità degli ex valichi. Le immagini verranno utilizzate per eventuali indagini. L’altro filone è quello relativo all’attivazione di impianti in aree che sono state oggetto, recentemente, di riqualificazioni importanti. La tecnologia si è evoluta in maniera evidente e incalzante: oggi le telecamere sono più piccole e hanno un livello di precisione eccezionale. Ci servono per la deterrenza, non sicuramente per “spiare” le persone».
Doverosa una premessa: le telecamere multi sensore offrono una soluzione potente per la copertura completa di un sito di videosorveglianza, combinando l’analisi video all’avanguardia con la versatilità di 3 o 4 sensori regolabili. Vengono visualizzate angolazioni fino a 360 gradi. Ci sono, poi, gli impianti di lettura targhe 5MPX che consentono l’invio e la registrazione delle immagini chiare anche di notte e vantano un collegamento diretto con la banca dati del Ministero dell’Interno. Infine, le telecamere di contesto da esterno anti-vandalismi.
La dislocazione
E, allora, entriamo nel dettaglio. Ebbene: la rotonda Divisione Gorizia sarà dotata di una telecamera multi sensore più altre tre per la lettura targhe. In largo Fiamme Gialle 2 telecamere multi sensore, 2 telecamere di contesto e una per leggere le targhe. Due punti di ripresa saranno installati al ponte di Piuma e al Parco della Rimembranza mentre il cimitero monumentale sarà dotato di 2 impianti.
Importante lo sforzo per il piazzale della Casa Rossa appena ristrutturato che avrà una dotazione di dieci “occhi”. Proseguendo, c’è il parco del Municipio (4 telecamere multi sensore); via San Gabriele (2 telecamere di contesto e una di lettura targhe); piazza Battisti/via Petrarca (2 impianti multi sensore). Chiude il quadro la zona di Montesanto dove, nelle vicinanze dell’ex valico di Salcano, è prevista l’installazione di due telecamere di contesto e una per leggere le targhe.
Calcolatrice alla mano, le nuove postazioni di progetto risultano essere 35 e permetteranno di avere un quadro complessivo della situazione in città.
Gli edifici per le fasce deboli
Interessante, nell’approfondimento fornito da Del Sordi, la situazione degli impianti di videosorveglianza già installati e operativi nei cosiddetti “edifici per le fasce deboli”. Di cosa si tratta? Si inizia dalla casa di riposo Angelo Culot di Lucinico dove le telecamere sono sei. Poi, ci sono il centro sociale Polivalente di via Baiamonti con tre dispositivi, il Centro emergenza abitativa con due telecamere, l’asilo nido d’infanzia di viale Virgilio che può contare su sei telecamere, il nido di via Rocca con due, la struttura d’infanzia di via Max Fabiani con sei e la scuola dell’infanzia di via Romagna con cinque telecamere. Nell’elenco ci sono anche il Centro anziani “Sinigaglia” (due telecamere) e il Centro educativo “Lenassi” (quattro).
Complessivamente, dicevamo, sono 36 dispositivi, senza contare gli impianti nelle restanti scuole dove spiccano le cinque telecamere alla “Perco” di Lucinico che fu teatro di un incendio doloso negli anni passati. —
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